CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 02/02/2014

LA NAZIONE – PISA DEDICA UNA PAGINA ALLA FOLGORE . INTERVISTATO IL COLONNELLO MEZZALANA

NAZIONE PAGINA PISA – 2 FEBBRAIO 2014
«I parà in prima linea sul fiume per dire grazie alla città di Pisa»

L’INTERVISTA IL COMANDANDE MEZZALANA: «GIUSTO DARE L’ALLARME»
SVEGLIATI nel cuore della notte, quando l’alba era ancora lontana, e finiti subito in prima linea quando un bel pezzo di città ancora doveva svegliarsi, venerdì i militari della Folgore hanno risposto a un loro preciso compito schierandosi lungo le spallette dell’Arno e montando paratie e paconcelli per fronteggiare la furia delle acque. Ma il colonnello Aldo Mezzalana, colonnello del Capar di Pisa, giura che dietro l’ultima missione di servizio portata a termine dai parà, c’è molto di più di un dovere istituzionale. «Vedete, per noi paracadutisti è stato un onore essere schierati in città per dare una mano a questa città che ci ospita e ci fa sentire a casa da più di 60 anni. E’ stato un modo, l’ennesimo, per dire grazie a Pisa e a tutti i pisani. E di certo non sarà l’ultimo». OTTANTA uomini schierati sui lungarni, otto jeep e due camion a supporto, i parà della caserma di via Di Gello hanno partecipato alle operazioni con una vera e propria forza di pronto intervento. «Si tratta di un nucleo di uomini e mezzi sempre pronto per ogni evenienza e in grado di essere operativo in brevissimo tempo», spiega Mezzalana. «D’inverno di solito gli interventi riguardano, come in questo caso, alluvioni e possibili esondazioni, ma anche frane e smottamenti. D’estate, invece, siamo chiamati in causa in occasioni di incendi che rischiano di propagarsi pericolosamente. Diciamo che si tratta di una specie di 112 della Folgore. E che l’importante è farsi trovare sempre pronti a entrare in azione». Proprio come successo nella notte fra giovedì e venerdì, quando la prima telefonata di allarme ha raggiunto la caserma intorno alle 4,30 di mattina. Mezzora dopo un alto grado della Folgore stava già prendendo parte alla prima riunione convocata in prefettura insieme agli uomini della protezione civile, delle istituzioni e della Croce Rossa. Non erano ancora le sei quando ottanta militari sono partiti verso i magazzini della Provincia, per caricare sui propri mezzi le paratie da montare lungo l’Arno. «ALLA SERA i nostri ragazzi erano tutti soddisfatti perché lì, in mezzo alla gente, hanno sentito che il loro lavoro era stato apprezzato e che è stato anche grazie all’intervento della Folgore se la popolazione si è sentita al sicuro, nonostante il livello delle acque fosse allarmante», racconta ancora il comandante. Un eccesso di interventismo dietro questa mobilitazione generale? «Assolutamente no», risponde Mezzalana. «L’Arno non raggiungeva questi livelli da oltre 20 anni, quindi è stato giusto allertare l’intera macchina del pronto intervento. In situazioni del genere, sempre meglio non perdere tempo». David Bruschi Image: 20140202/foto/7129.jpg

Leggi anche