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Pubblicato il 12/03/2014

LA SPEZIA: LA STORIA DI GUGLIELMO MARCONI ALL’ARSENALE

LA SPEZIA- Inizierà da sabato 15 marzo, presso il Museo Tecnico Navale della Marina Militare alla Spezia la mostra «La radio nel ‘900, da Marconi al Tablet», che proseguirà fino alla fine di settembre.

L’iniziativa il cui giorno di inizio coincide con la festa di San Giuseppe, patrono della città della Spezia si svolge in collaborazione con la sezione locale dell’Associazione Radioamatori Italiani che conta alla Spezia 80 soci. Dalle loro collezioni private giungono le strumentazioni d’epoca che documentano il dopo-Marconi nell’allestimento realizzato ad hoc. «Il progetto spiega il direttore del Museo Navale, il capitano di vascello Silvano Benedetti parte ovviamente da Marconi e dagli esperimenti che fece proprio alla Spezia nel luglio 1897; essi determinarono il passaggio della sua invenzione da applicazione commerciale ad applicazione militare». Invitato infatti dal Ministro della Marina, Ammiraglio Benedetto Brin, a fornire una dimostrazione del suo apparecchio, gli furono poi messi a disposizione la Base navale della Spezia ed il suo Arsenale per approfondire gli esperimenti. Una storia questa raccontata nel libro «Viva la regina» (il titolo è quello del primo messaggio lanciato nell’etere da Marconi), di imminente pubblicazione, scritto da Giuseppe Celeste, presidente dell’associazione Amici del Museo Navale e della Storia, che spiega: «La Regia Marina credette fin da subito nelle potenzialità del nuovo mezzo di comunicazione e la preziosa collaborazione proseguì anche negli anni successivi, tant’è che lo scienziato fu arruolato nella Regia Marina come Ufficiale della Riserva». Già nel 1901 Marconi dimostrò le potenzialità delle comunicazioni radio a grande distanza, superando l’Oceano Atlantico utilizzando il «coherer» a goccia di mercurio, dispositivo sviluppato dalla Regia Marina nei laboratori dell’ Accademia Navale di Livorno. Iniziarono così le installazioni operative su unità navali e stazioni a terra, nonché l’organizzazione di un servizio di comunicazioni radio e l’apertura di scuole per l’addestramento del personale (la prima al Varignano, nel golfo della Spezia), fino all’istituzione della categoria Radiotelegrafisti nel 1913. «La Regia Marina puntualizza Benedetti istruiva anche il personale per la Marina Mercantile e, fino alla fine del secondo conflitto mondiale, gestì con proprio personale le stazioni radio costiere anche per il traffico di corrispondenza commerciale e per i servizi di sicurezza della navigazione».

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