CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 16/01/2014

LA STRAGE DEGLI ITALIANI DI CRIMEA IN UNAMOSTRA A VENEZIA


«Il genocidio dimenticato. Gli italiani di Crimea», è il titolo della rassegna, fino al 26 gennaio ripercorre, attraverso una serie di pannelli, le storie di chi partì verso i promessi «clima mite, terre fertili, mari pescosi».

VENEZIA- CA’ FOSCARI– Migliaia di italiani per fuggire la miseria a fine Ottocento accolsero l´invito dello zar e partirono per la Crimea, stabilendosi in prevalenza nella città portuale di Kerch.Il nuovo Eldorado della fertile terra di Crimea si trasformò, dopo la Rivoluzione di Ottobre, per migliaia di italiani in inferno: purghe staliniane, carestie, pulizia etnica. La loro storia è raccontata dalle immagini nella mostra fotografica, curata da Giulia Giacchetti Boico e Stefano Mensurati, apertasi a Venezia a Ca´ Foscari – Zattere.

La comunità riuscì ad ambientarsi e divenne una delle più ricche e ammirate, grazie alle capacità imprenditoriali e commerciali. Storie come quella della veneta Maria Capuleti, figlia di un capitano veneziano e protagonista di un amore contrastato dalla famiglia, come la Giulietta shakespeariana, ma stavolta a lieto fine con una figlia e una nuova vita in Crimea. Tutto cambiò dopo la Rivoluzione d´Ottobre.

I più lungimiranti tornarono in Italia, ma per chi restò cominciò il calvario: requisizioni, le carestie del 1929 e 1933 e le purghe staliniane, nel 1937-´38, con i processi sommari, le condanne a morte o ai lavori forzati. Infine, nel 1942 giunse la pulizia etnica, come ritorsione per l´invasione dell´esercito italiano: dei 2.000 italiani di Kerch deportati nei Gulag del Kazakhstan, ne sopravvissero 200. Tutte vicende che l´Associazione Cerkio, promotrice della mostra, cerca da anni di documentare.

Leggi anche