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Pubblicato il 23/04/2014

LA STRATEGIA DELL’EGITTO PER RISOLLEVARE IL TURISMO : IN ARRIVO UNA GRANDE CAMPAGNA PUBBLICITARIA


PARMA- Il Progetto El Alamein segue con grande attenzione gli sviluppi delle campagne di sicurezza e di incentivo al turismo in Egitto . Ecco perchè registriamo con piacere le dichiarazioni del direttore dell’Ente per il Turismo egiziano in Italia, che riportiamo qui sotto, che ci lasciano sperare in una rinnovata attenzione per le potenzialità del Parco storico. Mohamed Abd El Gabbar (nella foto), direttore dell’Ente del turismo egiziano, pur mostrandosi preoccupato – il turismo è una voce fondamentale dell’economia del Paese, seconda solo agli introiti generati dal Canale di Suez – ci informa tramite la stampa specializzata, su alcuni punti della strategia per ridare linfa agli arrivi dall’Italia, indeboliti dall’ultimo sconsiglio della Farnesina.

L’Egitto vuole ripartire con il turismo italiano e lo farà pubblicizzando le località meno note: Marsa Matrouh ed El Alamein sul Mediterraneo, Hurgada, Berenice e, prima tra tutte, Marsa Alam, sulla costa del Mar Rosso. E l’Alto Egitto con le splendide Luxor e Assuan e le ineguagliabili crociere sul Nilo. Di luoghi da visitare in Egitto, anche con lo sconsiglio per Sharm el Sheikh e Sinai, ce ne sono eccome. E su questi l’Ente del turismo egiziano sta puntando tutte le sue carte. Con grande determinazione, corroborata dagli importanti investimenti stanziati dal ministro del turismo Hisham Zazou.

Dice il dr El Gabbar: «Il turismo in Egitto non è spalmato sull’intero Paese, come succede in altre mete del Maghreb – sostiene El Gabbar – ad esempio Tunisia e Marocco. Da noi l’80% del turismo internazionale, russi in testa seguiti da inglesi, tedeschi e italiani, è concentrato su Sharm el Sheikh. E con gli sconsigli la situazione diventa davvero problematica».

Nuova campagna pubblicitaria e iniziative riservate agli operatori

E allora che fare nell’attesa, fin quando la Farnesina deciderà di cancellare lo sconsiglio, come sperano tutti i t.o.?
«Lo speriamo tutti – continua il direttore – anche perché l’esperienza ci insegna che la ripresa, a ogni fine allerta, è immediata. Nel frattempo dobbiamo dirottare il mercato su Marsa Alam e sui resort affacciati sul Mediterraneo, vera alternativa a Sharm. E cercare di recuperare almeno in parte il turismo sull’alto Nilo, che purtroppo non si è mai ripreso dalla rivoluzione del 2011».

In che modo?

«In maggio – spiega El Gabbar – partirà la campagna di comunicazione su stampa, trade, televisioni, che quest’anno ripete il claim Egitto inizio di tutte le storie. Anche la tua. La prossima stagione sarà invece affidata a un’unica agenzia per tutta l’Europa, da scegliere presto con una gara pubblica. E poi c’è un grande progetto che stiamo mettendo a punto con l’Astoi e che è in via di definizione in questi giorni».

Ce ne può anticipare i contenuti? «Siamo partiti dalla considerazione che i t.o. italiani particolarmente impegnati nella destinazione Egitto sono non più di otto o dieci, e che ciascuno lavora bene con un centinaio di agenzie. L’idea è di invitare tutti questi agenti, parliamo di mille, millecinquecento persone, tutti insieme a Marsa Alam per lanciare alla grande la meta. Già comunque molto amata dagli italiani che, nell’80% dei casi, dopo lo sconsiglio hanno dirottato proprio su Marsa Alam: un luogo tranquillo, perfetto per famiglie e amanti della natura, con spiagge vergini e mare splendido, parchi naturali, villaggi e resort ma a una buona distanza l’uno dall’altro».

«Sull’Alto Egitto vorremmo i voli Egyptair»
E per l’Alto Egitto, nulla da fare? «Nell’Alto Egitto c’è anche un problema strutturale dell’offerta alberghiera, che andrebbe diversificata. E poi c’è la difficoltà dovuta alla mancanza di voli diretti. La lunghezza del viaggio, con lo scalo al Cairo, senz’altro penalizza l’area. Per questo siamo in contatto con Egyptair, per attivare voli diretti da Milano e Roma su Luxor. Prossimamente verrà anche il ministro Zazou per mettere a punto questo progetto».

Infine una domanda sulla situazione politica, visto che una maggiore stabilità verrebbe senz’altro premiata da turismo. Quale l’agenda dei prossimi mesi?
«Il mercato italiano – nota El Gabbar – deve anche fare i conti con la crisi economica interna, oltre che con la situazione egiziana. Quanto all’agenda egiziana quest’anno sono previsti due appuntamenti elettorali. Il primo il 26-27 maggio per l’elezione del capo dello Stato. Il secondo a fine anno per il rinnovo del parlamento. Dopodiché ci aspettiamo, o comunque ci auguriamo, un lungo periodo di stabilità. Per il bene dell’Egitto e anche degli operatori e delle agenzie di viaggi italiane».

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