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Pubblicato il 15/05/2023

L’ANA SPINGE SUI POLITICI- I PRESIDENTI DEL CONSIGLIO E DEL SENATO FAVOREVOLI ALLA LEVA.

Il presidente del
“Sicuramente è un tema che si può affrontare come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile. Quello secondo me è l’approccio giusto”, in risposta chi le ha chiesto un commento sul ripristino del servizio militare.

Il pensiero del presidente del Senato, Ignazio La Russa era già noto ed è stato ribadito: “L’addestramento in tre settimane non ci può essere, ma se lo portiamo a 40 giorni, che è il tempo con cui una volta il Car preparava la base di addestramento dei militari, allora 40 giorni potrebbero essere una legge che consente a chi lo vuole volontariamente di partecipare alla vita delle forze armate”.

L’opinione del generale Bertolini
“Da un punto di vista generale la leva dà il vantaggio di poter incidere sull’educazione giovani che hanno la necessità di essere educati all’etica del dovere e non solo a quella dei diritti. Da un punto di vista pratico la leva consente di avere la riserva, alla quale durante la guerra hanno attinto continuamente gli ucraini e i russi, perchè una volta esaurite le forze dell’esercito in vita, hanno dovuto attingere a coloro che già avevano prestato già servizio militare, sono stati riaddestrati e impiegati. Attualmente le forze armate italiane non hanno riserva, hanno solo le unità in servizio, una volta finite le quali non più riserve umane cui attingere. Da questo punto di vista la leva sarebbe preziosa”. Lo afferma all’Adnkronos il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, in relazione alle dichiarazioni di Giorgia Meloni, presente a Udine per l’Adunata degli alpini.


Anche la opinione del Generale Generale Bertolini è nota:
“Senza la leva non c’è la riserva e l’esigenza è reale – ribadisce – Tuttavia per ripristinare leva ci servono risorse che abbiamo perso, perchè quando l’abbiamo sospesa nel 2000 tutti i distretti militari, i presidi sanitari che servivano a selezionare i giovani, le procedure con le quali veniva mandata cartolina a precetto, la cartolina rosa per mandarli ai reparti, non ci sono più. Non solo, buona parte delle caserme che avevamo allora oggi sono dei ruderi, abbandonate. Per ripristinare una vera e propria leva ci sarebbe la necessità di una riorganizzazione complessiva che, a mio avviso, sarebbe necessaria ma è molto onerosa. Le parole della Meloni, circa una leva volontaria, rappresentano un po’ una via di mezzo: ampliare il servizio volontario che abbiamo adesso, ma non sarebbe la leva. Si tratta di operare in controtendenza, perché abbiamo ridotto le forze armate a numeri e quantità molto basse, risibili. Aumentare il numero dei militari non è qualcosa che si fa con la bacchetta magica, sarebbe bellissimo ma è molto difficile”.

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