ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 26/01/2013

LANCI DA MONGOLFIERA IN BELGIO



Una visita alla Scuola belga di paracadutismo.

By Pantera

Congedatifolgore.com ha visitato il famigerato Centro Addestramento di paracadutismo dell’Esercito belga a Schaffen, nelle regione delle Fiandre, per guardare da vicino e capire il funzionamento delle procedure di lancio con il pallone aerostatico vincolato che viene utilizzato al posto dei velivoli a motore.

L’utilizzo di un pallone di questo genere è una vecchia tradizione britannica in uso durante la Seconda Guerra Mondiale, finalizzata all’ addestramento a basso costo delle grandi unità paracadutiste.
Al centro belga ci spiegano che il primo salto da questo mezzo risale al 1947 e, a tutt’oggi, il pallone viene utilizzato quale mezzo economico per svolgere l’attività aviolancistica di brevetto e di mantenimento, tant’è che ogni anno vengono effettuati circa 8000 lanci.

Il maiale, come viene simpaticamente definito il pallone dai parà belgi, trasmette un’emozionante sensazione di saltare in un contesto calmo e silenzioso, in assenza turbolenze, pertanto durante i lanci di brevetto gli istruttori posso tranquillamente impartire al megafono le istruzioni agli allievi paracadutisti durante la discesa.
Tutto questo dona senza dubbio un valore aggiunto al brevetto di paracadutista belga anche se tutte le procedure, da quelle in aeroporto, in aereo, in volo e all’atterraggio, restano sempre le stesse.
Il primo pallone utilizzato dalla scuola nel 1947, era gonfiato con idrogeno ed era semplicemente vincolato al suolo in un area esterna alla zona lancio.
Nel 1960 è stata cambiata la forma del pallone e adeguata la cabina/carlinga, inoltre si è incominciato a stazionare il “maiale” in un hangar grazie ad un verricello montato su veicolo.
Nel 1981 l’idrogeno, altamente infiammabile, è stato sostituito con il più stabile e sicuro elio.
L’adozione di un transponder (transmitter responder) a bordo della cabina/carlinga rappresenta l’ultimo aggiornamento ricevuto dal pallone. Questo sistema è un dispositivo che può ricevere e trasmettere segnali radio permettendo di essere identificato da altri velivoli qualora, a seguito di una rottura del cavo, il pallone si dovesse trovare in volo senza controllo.
Il maiale ha una lunghezza di 30 metri e un diametro di dieci, pesa ben 500 chili ed è stato costruito dalla società britannica Lindstrand Technologies.
Purtroppo non è stato possibile vedere il pallone in opera, a causa delle condizioni metereologiche avverse l’attività aviolancistica odierna è stata annullata (dopo 4 ore di “ZYC3”).
Lasciamo il Centro rammaricati per il mancato conseguimento dell’aspirato brevetto ma strappiamo la promessa di avere una seconda giornata di lanci con l’arrivo della bella stagione.
Seguiteci per i futuri aggiornamenti.

Nella foto di repertorio il pallone in volo vincolato.
Sotto: il video di un corso dedicato a giovani aspiranti paracadutisti, dove si vede bene la tecnica di ancio da mongolfiera.

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