Pubblicato il 24/01/2023
LANCIO AD EL ALAMEIN- LA POESIA CHE LO RICORDA
Ottobre dell’anno 2022
La collina di Himeimat
Un dì, 80 anni dopo, 44 arrivarono
Un aereo ,sobbalzi ,luce intensa ,via
Fummo avvolti dal silenzio ,un silenzio che parlava
Intorno era l’immenso come l’ammirazione
Fu grande rispetto per chi si immolò
In silenzio ci scambiammo tristi le emozioni
Sorrisi ,incredulità ,lacrime
Vorrei non tornar più da questa collina sentimmo
Tutto bene? Si tutto bene
Che strana sensazione ,che regalo ,che momento
Intorno il deserto delle immagini sussurrava
Tutto taceva ,niente taceva
Un ronzio che sembrava una musica ci intratteneva
Scendemmo ,fieri ,orgogliosi ,ci riunimmo
Siamo qui ,ci sentiamo smarriti
D’un tratto una voce
Giovane paraca ora sei qui con me ,sii sereno
Giovane paraca tu mi hai portato rispetto
Giovane paraca la mia mano è sopra la tua spalla
Ma io non sono degno
Cosa possiamo fare ?
La mia vita è ricca ma deve essere colmata
Ascolta ora…..si mio nobile Eroe
Tu hai ridato il sorriso dimenticato
Il tempo passa ,l’orgoglio fu sbiadito
Giovane paraca vai fiero
Giovane paraca parla di me
Giovane paraca so che lo farai
Furono squilli di tromba ,furono come le folgori dal cielo
Furono contatti con le spoglie esauste
Furono sguardi per chi un nome non l’aveva
Un quadrato fermissimo ,più delle rocce
Le rocce di Himeimat
Al grido Folgore tutto tacque
Il tricolore si alzò ,in alto ,fiero
La sabbia intrisa di dolore
Noi umili per cotanto cospetto
Fieri ,orgogliosi ,soddisfatti
Non ci vergognammo di piangere
Nobile Eroe ho capito tutto !
Ma se nessuno mi ascolterà ?
La vita scorre tutto si dimentica
Distrazioni ,il vuoto intorno a me
La tristezza intorno a me
Voglio sempre la tua mano sopra la mia spalla !
Mio nobile Eroe
Giovane paraca io non dimentico
Ho letto i tuoi occhi ,ho sentito il tuo polso
Ora va ,va lontano più che puoi
Sorridi ,sorridi ,sorridi
….e parla di me ,parla di te
Augello Giovanni
