ADDESTRAMENTO

Condividi:

Pubblicato il 30/06/2014

L’ANPDI ALLA MARCIA DI NIMEGA: CONSIGLI DI BRUNO HORN, SOTTUFFICIALE SVIZZERO CHE NE HA FATTE 4

PARMA- Da pochi giorni il Direttore del centro sportivo nazionale dell’ANPDI ha chiamato l’ “adunata” a Nimegen, in olanda, nel mese di Luglio, per partecipare alla famosa marcia di 160 chilometri ideata nel 1909 per mantenere in efficienza fisica i soldati dell’esercito olandese. Da diversi anni, la marcia -non competitiva- è stata aperta ai civili che, nelle ultime edizioni erano oltre 50mila. 5000, in media, sono invece i militari, provenienti da vari paesi.
Da quando il nostro sito ha iniziato a seguire la Marcia,per la prima volta nel 2003, l’Italia è sempre stata rappresentata in modo non ufficiale da singoli partecipanti o piccoli nuclei.
Il percorso totale prevede 30 , 40 o 50 chilometri al giorno, a seconda della categoria. I militari – e l’ANPDI- indosseranno uno zaino da 10 kg.

Abbiamo chiesto a Burnbo HOrn, uno dei nostri redattori, di dare qualche consiglio ai neo-partecipanti;

il paracadutista Bruno Horn ha marciato ha Mimega per otto edizioni come membro dell’Esercito Svizzero di cui è sottufficiale della riserva.
Gli ultimi chilometri del percorso sono fiancheggiati da tribune affollate di pubblico;i partecipanti concludono la loro fatica accolti da manifestazioni di entusiasmo. Prima di questa parte del percorso invaso dal pubblico , i gruppi militari dispongono di un terreno per cambiarsi, in modo che possano indossare, eventualmente, l’ uniforme da parata.

CONSIGLI DI UN VETERANO DELLA MARCIA DI NIMEGA

Per prepararsi a un evento come la 4daagse, nome olandese per la 4 giorni di marcia di Nimega, non basta pensare solo alla marcia ma pure ad alcuni dettagli che vanno considerati.
Eccovi un breve promemoria scaturito dalla mia personale esperienza e che trasmetto su invito di Valter.

Luogo

Nijmegen si trova in un angolo di Olanda che è l’unico posto in quel paese dove si trovino dei dislivelli, risibili dal punto di vista altimetrico ma che vanno ben rispettati per via che si tratta di collinette con saliscendi fastidiosi se sono due giorni che camminate in pianura, la gamba si abitua a una gestione dello sforzo in pianura e anche il minimo cambio di dislivello va gestito, specie il terzo giorno.

Clima

In Luglio il clima può essere molto volubile, con mattine alle 03:00 con temperature che portano i campi a essere coperti di brina, mentre nel pomeriggio si possono avere picchi di oltre 30°C.
Le piogge sono abitualmente episodi molto violenti ma di corta durata visto che le perturbazioni non hanno ostacoli che ne fermi la corsa. Queste sono pure accompagnate da vento anche forte che porta la pioggia a cadere di traverso.

Accantonamento

I militari vengono ospitati a Camp Heumensoord, per chi dovesse avvicinarsi in automobile inserite la strada che porta a questo campo, Beukenlaan, Nijmegen, Nederland.
Il campo è una struttura temporanea composta da grandi tende bianche tipo tendoni per le feste.
La disciplina del campo è rilassata e un cartello all’entrata definisce la zona come “No Hat, No Salute Area”.
Quindi non avete obblighi di indossare capelli e di salutare i superiori.

Le docce sono in tende specifiche e sono separate tra donne e uomini, le donne dormono negli stessi dormitori con gli uomini.

Il refettorio è una grande tenda all’inizio del campo e offre la colazione e la cena, questa viene consumata molto presto, verso le 16/17 per via che la giornata inizia molto presto e la gente dorme pure presto.

La disciplina del campo viene mantenuta da un insieme di polizie militari di diversi paesi, condotte come competenza dalla Gendarmeria Militare Olandese.
Questa è composta da anziani e simpatici signori molto spesso oltre i 40 anni, coadiuvati da unità di sicurezza di riservisti più giovani.
Nel campo stesso l’ordine viene mantenuto dalla Marechaussee, unità di polizia simile ai CC italiani, e da elementi della PM svizzera, tedesca e britannica.

Per gli americani si ha una rappresentanza della loro PM ma ha competenza solo per loro.
Non discutete con questa gente, magari gli svizzeri e i tedeschi sono più tranquilli ma gli olandesi e i britannici NON hanno un buon senso del’umorismo.
Al campo potrete comperare un biglietto per il bus da e per il centro città che dura tutta la settimana.

Percorso

Il percorso della Nimega viene cambiato da alcuni anni per ovviare alla costruzione di nuove strade e autostrade che tagliano il percorso originale.
L’anno scorso si sono accorti che i percorsi erano stati allungati significativamente nel tempo e una 160 km era diventata una 175 km.
Camp Heumensoord è a circa 5 km dal centro cittadino da dove partono i civili, pertanto le partenze e i rientri dei militari comprendono questa scarpinata iniziale, carina, e quella finale di rientro, frustrante.


La maggioranza del percorso è asfaltata, con tratte nei centri abitati con pavimentazione di mattoni piuttosto ruvidi, questi sono una fonte di vesciche mica da ridere, attenti quando li affrontate visto che in pochi km si può rovinare una preparazione di mesi.
Si hanno alcune centinaia di metri di sterrato ma sono proprio una minima parte del percorso.

Primo Giorno – Dag van Bemmel

Giornata in pianura, se partite dal campo meglio darsi una mossa per passare il centro città prima della grande partenza dei civili, la distanza è di 43,8 km

Secondo giorno – Dag van Wijchen

Pure qui non ci sono dislivelli ed è magari la giornata più noiosa, fortunatamente solo 37 km.

Terzo giorno – Dag van Groesbee

Dai 20 km il percorso presenta alcuni dislivelli che non assommano a tanto ma che vanno affrontati con la dovuta preparazione mentale, ai 30 km si ha il cimitero canadese dove abitualmente le delegazioni si fermano per un saluto. Da questo punto si può dire che la festa vista fino a questo punto prende una piega ancora più festaiola. Questo è l’ultimo giorno che vede il ritorno camminando al campo e alla tenda della birra ogni gruppo si ingegna a fare l’entrata migliore e più divertente. Sono 39,8 km.

Quarto giorno – Dag van Kuijk

Ultimo sforzo, passato il ponte di barche a Kuijk mancano pochi km al campo militare di ristabilimento, qui potete lasciare il peso degli zaini per poi fare l’entrata inquadrata verso il centro città.
Se avete la possibilità, fate venire un mezzo di supporto per raccogliere gli zaini.
All’arrivo in città sarete indirizzati a un punto di raccolta per i bus che vi porteranno a Camp Heumensoord.

Gestione della Marcia

Presumo che vi siate ben allenati ma alcune dritte possono farvi comodo:
Disidratazione, un pericolo sempre in agguato, quando iniziate a camminare, non aspettate di avere sete prima di bere, iniziate già subito, non appena lasciato il campo visto che il momento che doveste sentire la sete siete in debito idrico permanente anche se bevete.

Crampi, portate una riserva di Magnesio ad assorbimento rapido, se siete in mancanza di questo elemento, vale il principio enunciato sopra per l’acqua, non aspettate la prossima avvisaglia di crampo per assumere la prossima dose.
In ogni caso non esagerate se no dovete poi cercarvi un cespuglio o una toilette sul percorso.

Temperatura e velocità di marcia, visto che la partenza avviene tra le 03:30 e le 04:30 per le piccole delegazioni, con 25 elementi rientrerete in queste, è consigliabile spingere all’inizio con un buon ritmo di marcia, intorno ai 6,5 Km/h, per poi calare dopo i 25/30 km quando la temperatura si alza.
Un rientro veloce al campo evita di essere sul percorso quando la temperatura diventa fastidiosa e permette un riposo migliore con gli interventi su muscoli, piedi e altro che possano presentare problemi al rientro.

Alimentazione sul percorso, è consigliabile mangiare sempre qualcosa, alla colazione al campo avrete la possibilità di prelevare di che per farvi dei panini da consumare sul percorso.
Probabilmente non avrete molta fame, più possibilmente avrete sete, ma avere una riserva alimentare con voi è auspicabile.
Non vi consiglio di fermarvi a fare pausa pranzo, piuttosto consumate il panino rimasto dopo il ritorno, così rientrerete prima.


Piedi

Questo è un capitolo importante, vi sono tante teorie sul come preparare piedi e scarpe per la marcia, io vi elenco le mie idee.
 Calze
 Io uso calze nuove di lana lavate con tanto ammorbidente, la calza di lana assorbe tanta acqua senza dare la sensazione di bagnato.
 Portate un paio di calze asciutte per cambiare durante il percorso
 Durante le pause togliete gli scarponi e lasciate asciugare le calze, se sono troppo bagnate, punto sopra.
 Scarpe
 Lo stivaletto alto fa molto figo ma non è la migliore soluzione per la marcia, trattiene troppo l’umido e frega contro la gamba causando irritazioni alla pelle. Io uso uno scarponcino da trekking che passa di poco la caviglia, lascio piuttosto libero il piede e la caviglia quasi aperta. Questo aiuta l’evacuazione dell’umido del sudore.
 Non stringete troppo le stringhe, io personalmente lascio che nessuna parte del piede sfreghi troppo. Una buona misura è di iniziare a allacciare le stringhe un paio di buchi dall’inizio dell’incrocio delle stringhe, questo libera le dita dei piedi evitando tante vesciche.
 Portate un paio di scarpe di riserva, magari quelle che usate sono fenomenali ma dopo due giorni di marcia avranno assorbito tanto di quell’umido che si gonfieranno verso l’interno comprimendo il piede.
 Ingrassate bene le scarpe, non per passare le ispezioni ma per evitare che uno scroscio di pioggia gonfi le pareti dello scarpone come nel punto sopra.

Abbigliamento

Camminate con i pantaloni aperti, la maggiore circolazione di aria aiuta ad evitare l’irritazione che porta al passo dell’orso.
Come per gli stivaletti, i pantaloni nello stivaletto sono da figo vero ma accumulano umidità sulle gambe e nella zona inguinale, meglio è rivoltare due volte il bordo inferiore dei pantaloni, questo irrigidisce il tubo del pantalone permettendo un buono scambio di aria.

In caso di pioggia questo evita che il pantalone diventi uno scarico diretto nella scarpa.

Tenete il cappello a portata di mano, un basco è figo, un cappello con tesa o con visiera vi evita tante bruciature.

Togliete anelli e braccialetti, le dita si gonfiano e i braccialetti possono causare abrasioni.

Zaino e pesi

Se siete sotto i 50 anni di età, fa stato l’anno di nascita, sarete obbligati ad avere un carico minimo di 10 kg.
Al campo viene messa a disposizione sabbia e sacchetti di plastica, usateli, portare pesi da palestra, piombi da sub o altre forme di zavorra non vanno bene.
La sabbia potete modellarla bene alla vostra schiena e potete piazzarla al posto giusto nel vostro zaino.
Meglio se il peso è piazzato vicino alla schiena all’altezza delle scapole.
Cibo e acqua non valgono come zavorra, una mantellina da pioggia sì ma ricordatevi di metterla nel sacco se un signore olandese con in mano una bilancia da pesca vi viene incontro.
Se camminate con imbragatura e zaino, l’imbragatura va calcolata nel peso.


Dopo la giornata di marcia

Consigliabile è un pediluvio freddo, per questo portatevi vasche adatte, doccia e cura dei piedi.
Portate una piccola farmacia, meglio se di gruppo, comprendente disinfettanti, cerotti e garze autocollanti.
Io ho sempre un rotolo di Leukotape con il quale faccio una preparazione prima della marcia.
Importante creme per i muscoli e vaselina per i punti di sfregamento.
Bevete tanto, la birra è un ottimo integratore di sali e migliora la circolazione grazie alla moderata presenza di alcool.
Io personalmente assumo un antiinfiammatorio e mi faccio un paio di ore a dormire, mi sveglio verso le 16:30 senza dolori e riposato.
Non dimenticate delle ciabatte infradito, sono meglio delle normali ciabatte sportive per via che non toccano il mignolino del piede, primo posto dove si presentano vesciche e sono di grande ausilio quando andrete a fare la doccia che solitamente presenta una zona decisamente sporca dove non è consigliabile camminare con i piedi nudi.

Attitudine

Quando siete sul percorso siete gli ambasciatori del vostro paese, sia verso i civili che marciano con voi che verso le altre delegazioni militari.
Al bordo della strada vedrete una massa impressionante di olandesi in festa.
Camminate con fierezza e festeggiate con calore.
Sul percorso si hanno dei passaggi di fronte alle autorità, solitamente sono definiti prima della partenza al capo gruppo e segnalati circa 300 metri prima.
Qui dovrete prendere la cadenza, marciare al passo della musica militare e fare il saluto.
Poi tornate al vostro passo e divertitevi, battete le mani se viene suonata musica, cantate le cadenze con i gruppi esteri e vi divertirete un mondo.

La 4daagse non è una gara, non si deve passare per duri e massicci a ogni costo, è la festa di tutti e per questo va vissuta come tale.

Leggi anche