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Pubblicato il 09/01/2019

L’ARTE DEL FASCISMO IN MOSTRA A CREMONA

Riedizione espositiva delle opere del Premio Cremona di Farinacci
Curatori Vittorio Sgarbi e Rodolfo Bona – fino al 24 Febbraio 2019
La mostra ripercorre l’interessante vicenda storica del Premio Cremona, il concorso pittorico nato con l’intento di sostenere l’idea dell’arte come celebrazione dei valori e delle imprese del fascismo. Un’esposizione innovativa allestita presso il Museo Civico, sede che ospitò due edizioni del Premio, quella del 1940 e quella del 1941.


L’iniziativa cremonese consente, in modo sofisticato e imprevedibile, di ricostruire un preciso periodo storico con l’intento di riabilitare un’arte ripudiata e bistrattata, ritenuta impresentabile e indegna di attenzione, vittima di un giudizio inevitabilmente condizionato da quello negativo sul fascismo.
Il Premio Cremona, voluto dal gerarca Roberto Farinacci, si svolse dal 1939 al 1941 e fu una manifestazione artistica di livello nazionale, ideata con l’intento di favorire l’affermazione di una pittura politicamente impegnata nella celebrazione del regime fascista.
L’esposizione, che ebbe anche un respiro internazionale grazie alle strette relazioni di Farinacci con la Germania nazista e la città di Hannover, intendeva contrapporsi alla pittura più libera proposta dal coevo Premio Bergamo, sostenuto dal Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai.

La mostra, corredata anche da fotografie dell’archivio Fazioli che mostrano le trasformazioni urbanistiche di Cremona negli anni del premio, sarà suddivisa nelle sezioni corrispondenti ai temi fissati per ciascuna annata del concorso: Ascoltazione alla radio di un discorso del Duce e Stati d’animo creati dal fascismo e poi La Battaglia del Grano e La gioventù del littorio.
Si potranno così rivedere a Cremona opere attualmente sparse tra collezioni private e gallerie d’arte, di artisti tra i quali Luciano Ricchetti, Mario Biazzi, Giuseppe Moroni, Bruno Amadio, Carlo Martini, Cesare Maggi, Iginio Sartori, Domenico Mori e molti altri.
Una sessantina le opere già rintracciate, oltre ad una sezione di approfondimento dedicata a Pietro Gaudenzi (trittico Il Grano e cartoni del Cielo del castello di Rodi) e un itinerario speciale dedicato ad Antonio Rizzi.

Nella mostra si renderanno evidenti le ragioni della politica artistica di Farinacci e gli esiti figurativi della rassegna, esponendo una selezione delle opere presentate durante le tre edizioni della stessa, con una scelta dei dipinti utile a comprendere la trasformazione del linguaggio figurativo nella dialettica tra tradizione naturalistica, eredità delle avanguardie e metamorfosi del Novecento. Si cercherà in questo modo di dar conto delle principali linee di tendenza artistica che confluirono nella manifestazione cremonese.

Date dell’evento:
da 21/09/2018 a 24/02/2019
dal martedì alla domenica 10:00-17:00 lunedì: chiuso

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