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Pubblicato il 27/12/2015

LE CENERI DEL MARESCIALLO INCURSORE DANISE SARANNO DISPERSE IN MARE

CERVETERI- Sono stati celebrati oggi a Cerveteri i funerali del maresciallo incursore dell’aeronautica, Gianluca Danise, 41 anni, napoletano di nascita, ucciso dall’uranio impoverito che aveva respirato durante la missione nei Balcani.

A vegliarlo nella camera ardente di Borgo Trento a Verona, c’erano i commilitoni, profondamente turbati per la perdita dell’Amico e del Commilitone. Al mattino presto di ieri c’è stata anche la visita del comandante del terzo Stormo, poi quella di un gruppo di incursori: la cremazione sarà domani a Viterbo; le ceneri, come da volontà di Gianluca Danise saranno disperse nel mare di Santa Marinella, casa sua. Tra i tanti a visitare la bara avvolta nel tricolore, con le lacrime agli occhi , c’erano anche medici ed infermieri che l’hanno curato in questi cinque anni , cercando di strapparlo alla morte, nella speranza – dice uno di loro- di avergliela resa meno dolorosa, negli ultimi giorni. Gianluca Danise fu uno di coloro che ricomposero i corpi delle vittime militari dell’attentato di Nassirya nel 2003. Successivamente andò in missione anche in Kosovo e altre zone di guerra. Seppure di origini napoletane, il maresciallo incursore è stato di stanza a Villafranca dal 2007 al 2012, prima di congedarsi a causa del cancro.Nelle sue ultime volontà aveva anche chiesto di essere posto nel feretro in divisa, avvolto nella bandiera italiana.

Danise

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