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Pubblicato il 10/02/2019

FOIBE – LE FRASI ABERRANTI E IN MALAFEDE DEL GIORNALISTA CAPRARICA di Corrado Corradi

Due parole in occasione del giorno della memoria delle foibe.

«Uccidere un fascista non é un reato»… é uno slogan mortifero che abbiamo sentito urlare da schiere di orchetti rossi, rossi proprio come il loro immortale odio…
Ma puo’ un odio essere immortale? Sembra proprio di si perché dal 1945 sono passati 74 anni, ossia 3 generazioni, e ancora quello slogan tanto mortifero quanto idiota, almeno tanto quanto é idiota e mortifero chi lo pronuncia o chi ne ha abbracciato l’etica che lo sottende, non solo é ancora in voga in molti centri sociali, ma si é insinuato anche in menti che si proclamano libere ed esercitano la professione dell’azzimato intellettuale…

Caprarica nel programma «stasera Italia», interpellato dalla Palombelli sulle foibe, non ha esistato a condannare la dimenticanza storica ma non ha rinunciato a puntualizzare più o meno che gli infoibati hanno «pagato per colpe altrui»…

Hanno pagato per colpe altrui!!!! Capito? Ossia: siccome i fascisti sono stati feroci con i titini, i titini erano tutto sommato giustificati a operare sui civili italiani esecuzioni sommarie, stupri, torture, infoibature … ma: hanno, i fascisti italiani infoibato gruppi di persone da quelle parti? a me non risulta, e se hanno perpetrato eccidi nulla giustifica quegli atti tanto feroci quanto inutili, se non in una mente intellettualmente bacata dall’ideologia.

Immagino pertanto che saranno giustificati anche quei compagni farabutti del PCI che a Bologna hanno impedito alla CRI di rifornire di viveri gli italiani profughi giuliani sui treni che li portavano nei campi di raccolta… certo che sono stati giustificati, non solo dai colleghi farabutti di partito ma anche dagli intellettuali di quel partito (senno’ quei picchetti non avrebbero avuto luogo) e hanno potuto contare sul silenzio complice degli altri.

No caro Caprarica, non é cosi’, quei martiri non han pagato le colpe di altri, sono stati vittime di biechi assassini che ancora adesso qualcuno, ben probabilmente anche lei, non si decide a condannare senza se e senza ma… «é l’ideologia bellezza!», é l’ideologia che vi accomuna a loro e vi porta a cercare una perifrasi per giustificarli.

Non ho parole per definire una simile chiosa, solo uno slogan: «spernacchiare un imbecille azimato non é un reato»… Caprarica: prrrrrr!

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