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Pubblicato il 19/11/2020

LE FORZE SPECIALI AUSTRALIANE IN AFGANISTAN SOTTO INCHIESTA PER 39 OMICIDI

Forze speciali australiane sotto accusa per la missione in Afghanistan negli anni tra il 2005 e il 2016. Sono al centro di un’inchiesta dell’Ispettore generale delle Forze di difesa australiane, le cui conclusioni sono state presentate oggi dal capo delle forze Angus Campbell.

L’inchiesta durata quasi cinque anni, presieduta dal giudice militare Paul Brereton, raccomanda siano investigati dalla polizia federale 19 soldati coinvolti in 36 incidenti, per l’omicidio di 39 prigionieri e civili, e per il “trattamento” crudele di due altre persone. Un rapporto pesantemente secretato, senza nomi né descrizione di incidenti, è stato presentato oggi da Campbell, che ha offerto scuse incondizionate al popolo afghano “per ogni crimine commesso da soldati australiani”.

Ai soldati appena arrivati al fronte veniva spesso ordinato dal comandante di pattuglia di ammazzare prigionieri per fare la prima uccisione, una pratica conosciuta come ‘blooding’. Sono state anche stabilite evidenze che alcune delle forze speciale portavano con sé armi, radio e granate non di ordinanza, da piazzare vicino ai corpi di civili uccisi per suggerire che fossero un “obiettivo legittimo” in eventuali indagini sull’incidente. L’inchiesta ha coinvolto 423 testimoni, sono stati analizzati più di 20 mila documenti e oltre 25 mila immagini.

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