Pubblicato il 23/07/2015
LE FORZE SPECIALI CON POTERI DA AGENTI DEI SERVIZI?
foto sopra: Matteo Renzi all’ inaugurazione della scuola di Intelligence dell’AISE
PARMA- E’ stato depositato un progetto di legge che consentirebbe a Matteo Renzi di elevare al rango di agente dei servizi coloro che fanno parte dei reparti speciali delle forze armate, con segreto di Stato e inapplicabilità delle sanzioni penali nel caso di crimini commessi in servizio. Autore è il Pd Nicola Latorre. Contrario Felice Casson. Minniti, sottosegretario con delega ai servizi, precisa che il provvedimento darebbe solo la possibilità di usare i reparti speciali come agenti dei servizi
Il testo di La Torre : «Il presidente del Consiglio dei ministri emana, sentito il Copasir (inciso proposto da M5S e accolto, ndr. ), disposizioni per l’adozione di misure di intelligence di contrasto, anche in situazioni di crisi o di emergenza all’estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all’estero, con la cooperazione altresì di assetti della difesa».
Latorre chiarisce a la Repubblica di oggi: «Si consente l’utilizzo dei reparti speciali delle forze armate in operazioni di intelligence finalizzate a tutelare la sicurezza nazionale e quella di nostri connazionali in grave difficoltà». «In casi specifici, un sequestro di persona, la notizia di un attentato, una grave minaccia alla nostra sicurezza, potrà autorizzare i reparti speciali ad eseguire missioni di intelligence. Dopo la missione i reparti rientrano nei ranghi. Vanno usati erché servono quantità numeriche e capacità operative che i servizi non hanno».
I nominati godrebbero delle garanzie funzionali, della clausola di non punibilità per gli eventuali reati commessi durante una missione, della possibilità di opporre il segreto di Stato alle indagini della magistratura.