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Pubblicato il 20/01/2023

LE NAZIONI UNITE IN MALI : AUMENTO TRUPPE UN OPPURE VIA

In Mali la missione Minusma delle nazioni unite corre il rischio di chiudere perchè , secondo un rapporto recentissimo presentato
all’ONU, “non è praticabile” senza un aumento delle truppe, senza il quale si parla di “ritiro delle unità in divisa”. La missione è nata nel 2013 per contribuire a stabilizzare il Mali, minacciato dalla pressione jihadista, ma la situazione della sicurezza si è aggravata anno dopo anno, ponendo il Mali come territorio di conquista da parte dei terroristi. Dopo il colpo di stato militare nil Mali ha dimostrato ostilità nei confronti delle truppe occidentali “aprendo” alla Russia e alla Wagner . Il segretario generale dell’ONU,Antonio Guterres, ha dichiarato che non c’è motivo di rimanere a mantenere una pace che non c’è.
A metà dicembre la missione contava 12.388 militari (rispetto ai 13.289 autorizzati dal mandato) e 1.598 agenti di polizia (rispetto ai 1.920 autorizzati).Il segretario generale pone come condizione per rimanere, che avvengano progressi nella transizione politica – che prevede, dopo due colpi di stato militari, il ritorno al potere dei civili nel marzo 2024 – nonché la libertà di movimento dei caschi blu, mentre l’Onu denuncia la ostacoli imposti dalle autorità maliane.


Il potenziamento pone anche il problema del reperimento delle truppe,proprio quando diversi Paesi contribuenti hanno annunciato il loro ritiro dalla Minusma, che dal 2013 ha avuto ben 165 morti.

Il costo umano della missione si associa a quello finanziario , con un budget annuale di 1, 2 miliardi di dollari (circa 1,1 miliardi di euro).

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