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Pubblicato il 03/04/2015

LE NUOVE LEGGI SUL LAVORO FAVORISCONO L’ASSUNZIONE DI OPERATORI DI SICUREZZA PER LE NAVI

PARMA- Da una serie di accordi in via di definizione tra il Ministero della Difesa e le principali società nel campo della security a livello internazionale emergono concrete possibilità di reimpiego di militari in congedo per compiti di sicurezza sulle navi.
«Siamo pronti ad impegnarci ulteriormente nel ricollocamento nel mondo del lavoro per gli ex militari e lo potremo fare utilizzando i nuovi strumenti della legge sul lavoro recentemente entrata in vigore» spiega Luciano Campoli, Direttore Generale della G7 Srl, che ha sottolineato come questa opportunità sia stata resa possibile anche grazie a un disciplinare del Ministero dell’Interno.

I COMPITI

«Potremo finalmente assumere nuovi operatori – ha aggiunto – che si andranno ad affiancare a quelli già in servizio, non essendo più necessario il requisito dei sei mesi di missioni militari all’estero. Il nostro obiettivo è quello di poterli impiegare, oltre che nel comparto dell’antipirateria, anche in altri progetti da sottoporre al Ministero della Difesa. Potrebbero aprirsi alla sicurezza privata settori finora preclusi, come la close protection o, possibilmente, l’integrazione dei sistemi di sicurezza presso le sedi italiane all’estero. «Tutti servizi che la G7 può garantire avvalendosi dell’esperienza dei propri collaboratori, in maggioranza proveniente dalle forze speciali dell’Esercito e della Marina Militare». L’intento dell’azienda sarebbe, inoltre, quello di poter reinserire nel mondo del lavoro il più alto numero di giovani, venendo così incontro alle politiche di revisione di spesa del Governo.

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