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Pubblicato il 13/12/2016

L’ESERCITO CINESE RIDUCE L’ORGANICO

Nel settembre del 2015, il presidente Xi Jinping aveva annunciato una riduzione dell’organico del Pla, di 300mila unità entro la fine del 2017, circa il 13 per cento dei militari. Attualmente onta due milioni e trecentomila unità, ponendolo come l’esercito più numeroso del mondo.

Verrà ridotto il personale non combattente. I tagli aiuteranno a riequilibrare la proporzione di forze tra i servizi, aumentando l’importanza della Marina e dell’Aeronautica. Il motto del presidente è ” più piccole, ma più efficaci”. La riforma dell’esercito popolare cinese è iniziata il 31 dicembre del 2015 e sarà completata entro il 2020. Contemporaneamente la spesa per la difesa sarà di circa l’ 8 per cento nel 2016, ovvero la percentuale più bassa degli ultimi sei anni.

La difesa cinese punta su armi ad alta tecnologia, come i jet stealth, come il Chengdu J-20, esposto all’Airshow China.
Nel 2014 era stato presentato lo Shenyang J-31. Entrambi i velivoli hanno come obbiettivo anche la vendita in concorrenza a Stati Uniti, Russia ed Europa.

Xi Jinping ha dichiarato più volte che i militari devono adeguarsi ai tempi: “In caso contrario, le forze armate, considerate un tempo forti, diventeranno obsolete, o addirittura potrebbero collassare ”. “Si tratta di un inevitabile grande cambiamento – ha detto Xi Jinping alla riunione – Dobbiamo cogliere l’opportunità e fare progressi”.

Il programma di modernizzazione militare, che include portaerei e missili antisatellite, sta creando nervosismo nella regione. La forza missilistica cinese ha una delle capacità di attacco più potenti al mondo. La Cina avrebbe attualmente almeno 1.200 missili balistici convenzionali, insieme ad una serie di missili da crociera. La sua forza nucleare conterebbe su una riserva totale di circa 260 testate nucleari, un numero relativamente stabile finora, ma che starebbe lentamente aumentando.

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