OPINIONI

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Pubblicato il 11/09/2010

LETTERA APERTA AL GENERALE DI BRIGATA PARACADUTISTA GIANNI FANTINI, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI D’ITALIA.

PARMA- Le assicurazioni sui volo e sui lanci sono un capitolo importante del bilancio di ogni paracadutista e -quindi – dell’intera associazione.
Da tempo sul mercato si sono affacciate alcune compagnie assicuratrici nazionali, che hanno proposto polizza alternative a quelle gestite dal “monopolista” attuale, che ha una speciale convenzione con l’ ANPDI. Ecco l’intervento del paracadutista Tringale, esperto dell’argomento per avere svolto consulenze alla Fondiaria, quando questa decice di entrare nel mercato delle polizza sul volo.


Carissimo Presidente,

questa mia lettera aperta è motivata da due semplici ragioni, la prima per avere un definitivo chiarimento su un argomento diventato ultimamente motivo di campagna denigratoria nei riguardi di una Compagnia di Assicurazioni denominata ad arte “concorrenza”, in particolare ma con malcelata malizia diretta alle tante compagnie che hanno avuto l’ardire di immettere sul mercato assicurativo nuove polizze.

La seconda, un plauso di merito, poiché rispetto a tutti i tuoi predecessori che consideravano questo argomento “tabù”, in un primo momento hai liberalizzato le polizze allievi dando finalmente la possibilità di avere un’alternativa; però non si è capito, dopo poco tempo, perché si è ritornati all’obbligo di contrarre le polizze inspiegabilmente ed esclusivamente con il Broker.

Circa 7 anni fa, periodo in cui avevo l’incarico di ispettore delle scuole ANPD’I, mi è stato pubblicato sulla rivista Folgore un intervento nel campo assicurativo aviolancistico, il cui titolo era “facciamo un po’ di chiarezza”. Articolo che in quella circostanza dava ampia risposta ad un paracadutista della sezione di Pavia , incidentato piuttosto gravemente durante un lancio, il quale si lamentava di non aver ricevuto nessun risarcimento per il suo infortunio, poiché la gravità del suo sinistro non era superiore al 5% di franchigia prevista dalla polizza contratta con il “monopolio” tramite il rituale bollettino postale, senza riscontro contrattuale ed in assenza completa di condizioni: problemi ovvi quando manca concorrenza e chiarezza.

Tornando al monopolio, per quanto riguarda gli allievi ANPD’I, obbligati a contrarre la polizza con un solo interlocutore, pena l’esclusione dei lanci propedeutici, si torna ad una situazione di mancanza di chiarezza, dove “tutto è fattibile”.

Da circa 20 anni come motivazione a questa normativa obbligatoria molto discutibile, veniva risposto dalla segreteria amministrativa uscente che tutti gli incassi delle polizze tramite bollettino postale, rimanevano nelle casse dell’associazione, per il fabbisogno di quest’ultima; poi a fine anno o ratealmente venivano versate al “monopolio”. Questa prassi mi lascia perplesso essendo a conoscenza che la garanzia è valida solo, e dico “solo” se gli importi dei premi sono messi a cassa ed il relativo importo viene inviato entro precisi termini alla Compagnia.

Pertanto se l’ANPD’I non è mai stata una Compagnia di assicurazione, e se gli importi dei premi non vengono “messi a cassa” nei termini stabiliti dalla normativa, ritengo che gli assicurati possano essere scoperti da ogni garanzia assicurativa, o no?

Non voglio approfondire questo argomento, ti metterei in imbarazzo Presidente, ma so per certo che in occasione di una Assemblea della Giunta Nazionale, ed io e te eravamo presenti, è stato chiesto al Segretario Amministrativo uscente, come mai nel rendiconto annuale della contabilità non era mai apparsa la voce del resoconto provvigionale elargito ogni anno da “monopolio”; la laconica risposta, ricordo bene, è stata che :” tutti gli assegni ( piuttosto pesanti ) erano intestati allo stesso segretario essendo personali………….trattandosi di “consulenza assicurativa”………non faccio commenti.

Lasciamo stare il passato e veniamo al presente ; a questo punto è bene dare chiare ed esaurienti spiegazioni sulle polizze del paracadutista innanzitutto per giustificare questa mia lettera aperta, ma soprattutto pane al pane vino al vino, che essendo nata una concorrenza come la definisce il “monopolio” la cui intrusione nel mercato, venendo a mancare le famose “consulenze assicurative” con l’uscita definitiva dell’Amministrazione uscente e company ( qualcuno purtroppo è rimasta ), il “monopolio” fa circolare volantini il cui argomento mette in dubbio la sicurezza del paracadutismo dandogli un valore di “10 euro”, poi elenca un decalogo di menzogne con il preciso scopo di mettere in dubbio la serietà della Concorrenza.

E ‘ facile dedurre da questi discutibili comportamenti come il “monopolio” preoccupato per la liberalizzazione delle polizze, che dava la possibilità al Paracadutista allievo o no di scegliere e, non è poca cosa, risparmiare senza escludere che la sicurezza vada a farsi sfottere per 10 euro, come il “monopolio” decanta, molto preoccupato e facendo la “pipì fuori dal vaso”.

Caro Presidente, oggi finalmente la concorrenza, quella solida, è rappresentata da una sola Compagnia ( FONDIARIA SAI ), prima Compagnia in Italia con 8.000.000 di assicurati; altre Compagnie come la RAS si avvicinano e tutto questo porterà vantaggi agli assicurati.

Ho letto con la massima attenzione le condizioni delle polizze, cioè sia del “monopolio” che della “concorrenza”. Ebbene, non solo sono similari, ma la “concorrenza” molto più chiara ed aggiornata al 2010, sia come polizze individuale sia a copertura delle scuole, senza intaccare minimamente o mettere in dubbio quella “sicurezza” che il Broker con malcelata verità ne decanta la mancanza.

Non credo che il monopolio quando deve pagare un sinistro faccia opere di bene elargendo congrui risarcimenti per salvaguardare quella che lui chiama sicurezza. A questo punto credo che tanti paracadutisti non siano tanto stupidi da cadere nel tranello.

In Italia esiste esclusivamente nel ramo paracadutistico la obbligatorietà della R.C.T. ovvero della responsabilità civile contro terzi che copre tutti i danni causati su aerei in sosta, tetti, collisioni, persone a terra, danni su autovetture in sosta etc; gli infortuni in Italia sempre nel campo lancistico non sono obbligatori pertanto da una polizza del minimo premio di 135,00 € o 130,00 € ( il Broker ) o 115,00 € la “concorrenza” cosa vuoi tirare fuori oltre agli 80,00 € di legge per la R.C.T.? Cioè con le restanti 35,00 o 40,00 € se vuoi lauti risarcimenti di sinistri ( morte o invalidità permanente ) devi pagare lauti premi! Ciascuno deve essere libero di assicurarsi alle condizioni più convenienti.

Tutte le restanti offerte di diaria da gessi, rimborsi spese mediche, diarie da ricoveri, assistenza varie, sono solo specchi per le “allodole”. E’ una spudorata menzogna che con pochi euro uno abbia tutte queste garanzie, se così fosse, ogni Compagnia non avrebbe alcun interesse a offrire proposte “da fatebenefratelli”.

Sarebbe gradito molto avere risposte sia del monopolio che dalla concorrenza. Quali altre “pseudo garanzia” hanno costretto la Tua Commissione a dare un’esclusiva del prodotto a un Broker? Ormai il mercato si è finalmente aperto ad altre compagnie con le medesime condizioni e con minori premi; e allora? Quando un paracadutista si presenta in una scuola ENAC con una copertura assicurativa stipulata con una qualsiasi compagnia, lui è coperto! Basta!!! Non esiste nessuna obbligatorietà come è stato imposto agli allievi ANPD’I di stipulare la polizza con il Broker monopolio, mentre tutti gli altri tesserati ANPD’I già certificati o brevettati non hanno nessun obbligo ma scelgono la polizza più conveniente nel mercato, senza privarsi minimamente della tanto decantata sicurezza.

L’ANPD’I contrae anche una polizza RCT nazionale a copertura dei rischi addestrativi, lanciatici, carenze tecniche da parte di ripiegatori, direttore di lancio e di esercitazione nonché di manifestazioni lancistiche pagando una certa cifra per ogni sezione ANPD’I del territori Nazionale il cui costo per le scuole ENAC che coprono tutti questi rischi è di mediamente 700,00 € ovviamente l’ANPD’I ne pagherà di più dovendo coprire 130 sezioni, ma quanto paga?

Nessuno regala niente a nessuno; tutte le combinazioni che promettono mari e monti con grosse somme RCT non sono chiare, riempiono solo gli occhi; ovviamente la differenza premio cioè il costo della polizza consiste nell’inesistente filiera da parte della concorrenza, passaggio obbligato del monopolio che non può farne a meno poiché un Broker si serve di varie Compagnie alle quali ovviamente interessi che deve ricavare sono molti; interessi dei quali il paracadutista ignora di pagare con il suo portafoglio.

Qualche settimana fa una scuola ANPD’I ha respinto un allievo che aveva stipulato una polizza con altra Compagnia e non con il monopolio, la sua polizza prevedeva una RCT di 1.300.000,00 €, questo allievo era in regola, era coperto, aveva speso fior di quattrini per frequentare il corso. Lo hanno cacciato via! E perché? La normativa di legge, oggi, a copertura di RCT prevista con 1.3000.000,00 €, e allora? Ancora una volta questa, come ho scritto 7 anni fa, è semplicemente disinformazione, ed oggi aggiungo anche “prevaricazione”. I personaggi delle tue commissioni sono informati? Si sono aggiornati? Sono a conoscenza del campo assicurativo? Sarebbe opportuno che qualcuno di questi risponda almeno con un minimo riscontro della materia e Tu caro Presidente saresti più tranquillo sapendo di avere collaboratori esperti.

Nella tua relazione del 12/4/2010 sull’argomento COMMISSIONE PER IL RINNOVO DELL’ASSICURAZIONE hai dichiarato di aver nominato una commissione per verificare ad “ampio spettro” quali fossero le migliori condizioni sul mercato per la stipula di una convenzione per l’anno 2010. Nel tuo discorso hai aggiunto che questa “speedy commissione” si è mossa con una lentezza da dinosauro e vi siete ritrovati a solo 2 giorni dalla fine dell’anno con l’acqua alla gola e senza avere sviscerato il problema. Sono parole tue e pertanto mi posso permettere di affermare che chiunque avrebbe capito che questo comportamento “ad arte”, di ridursi all’ultimo momento era stato studiato nei minimi dettaglio cioè risultato zero, non si poteva abbandonare la vecchia strada per la nuova, non sarebbe stato conveniente assolutamente ….ed ecco i motivi per i quali ho precedentemente dichiarato che molti personaggi della vecchia gestione sono rimasti e per tal motivo mi permetto di consigliarti che in futuro tu debba ponderare sulla scelta delle tue commissioni a mio modesta giudizio fino ad oggi molto……..infelici e totalmente inesperti nel campo assicurativo.

E’ un grande bluff presentare una polizza con una RCT di 2.500.000,00 € quando le normative di legge non superano 1.3000.000,00. Ma è semplicissimo aumentare questo massimale stipulando una polizza supplementare annuale a copertura integrativa dell’eventuale differenza in caso di “genocidio” cioè in caso di danni superiori a 1.300.000,00 causati dal paracadutista o dalle scuole fino a copertura dei rimanenti 1.200.000,00. Non capisco perché questa polizza integrativa del costo di 10.000,00 € debba essere pagata dalla Presidenza ANPD’I anzichè dal Broker che propone il prodotto; cosa centra l’ANPD’I? perché pagare una polizza integrativa su una polizza individuale gestita dal Broker al quale spetta esclusivamente a lui. Cosa rappresenta che debba essere pagata dal traente che non c’entra un tubo con la polizza individuale del paracadutista che non è tesserato all’ANPDI, ma chi paga è sempre l’ANPD’I con la sua polizza integrativa; e allora? Ritengo non sia facile rispondere a questi quesiti però una spiegazione caro Presidente la vorrei. Come mai dopo il tragico incidente di Ravenna improvvisamente è venuta fuori una circolare che invita tutti i Presidenti di sezione a fare stipulare obbligatoriamente la polizza con il monopolio? Perché? Cosa è cambiato? Ci sono miracoli in arrivo? Quali sono? Come tu asserisci i motivi tecnici legati a altri rischi? Quale motivazione è sopravvenuta per cambiare così repentinamente una decisione del consiglio nazionale che annullando l’obbligatorietà della polizza con il Broker ci aveva fatto rientrare nella legalità e mettendo ogni allievo nelle condizioni di decidere con chi stipulare polizze a copertura della famosa “sicurezza” che il Monopolio decanta con il suo decalogo.

Credo che non avremo mai una risposta ed entreremo con grandiosità nella lista dei casi irrisolti.

Il monopolio nel suo sito a lettere cubitali ha scritto:” se volete una polizza con condizioni inadeguate colma di limitazioni e garanzie parziali assicuratevi con la concorrenza”….con questa affermazione chiunque la legge capisce che il monopolio è arrivato alla frutta.

Spero tanto che questa mia lettera aperta non sia motivo per pregiudicare o ledere la nostra cinquantennale amicizia che ci ha sempre legato con affetto sia in servizio che in quiescenza.

Con la stima di sempre Par. Cav. Antonio Tringale

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