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Pubblicato il 30/12/2019

LETTERA DI UN PRIGIONIERO ITALIANO IN EGITTO APERTA DOPO 75 ANNI

Pietro Perfetto era un fante italiano mndato in Africa, tra Tobruk ed El Alamein, proveniva da Pagani ( Salerno) ed aveva aveva solo 26 anni. Da non cooperatore fu tenuto prigioniero fino al 1947.

Nel gennaio 1945, scrisse una lettera ai suoi genitori. Dopo tanti anni, Marcello Sforza, marito di Teresa Perfetto ovvero la nipote di nonno Pietro. Mi interessavo delle cartoline dei soldati non cooperatori , provenienti da campi di prigionia inglesi, soprattutto in Egitto. Il destino ha voluto che trovassi in un archivio proprio quella del nonno di sua moglie. La lettera era ancora chiusa con il timbro del campo di prigionia. Il soldato Perfetto era stato fatto prigioniero dagli inglesi in Egitto e poi trasferito in Palestina. Nella lettera comunica il suo stato di salute ed una importante notizia. «Le feste di Natale e Capodanno le ho passate molto bene e spero anche voi in ricorrenza del Santo Natale venne il padre cappellano mi sono fatto cresimare» scrive il soldato, felice almeno per questo passo spirituale.
«Una volta liberato – dice il collezionista Sforza – si recò ad Alessandria d’Egitto, per poi imbarcarsi su una nave per Napoli, e da lì tornò a Pagani. Venditore ambulante, si è sposato dopo la guerra, ha conosciuto la moglie e ha avuto due figli». La signora Carmela è la secondogenita

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