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Pubblicato il 08/10/2021

LIBANO- SPARANO TUTTI I SISTEMI D’ARMA DI UNIFIL NELLA ESERCITAZIONE STEEL STORM II-2021

mercoledì 6 ottobre A Naqoura, nel Libano meridionale, è terminata con le prove a fuoco l’esercitazione multinazionale interforze Steel Storm II/2021, con l’impiego di tutti i sistemi d’arma schierati dalle nazioni partecipanti alla missione.
Per cinque giorni le forze dei contingenti militari internazionali di UNIFIL e le Forze Armate libanesi (LAF) si sono scambiate conoscenze e hanno condotto addestramento congiunto.

Il Contingente Militare Italiano al comando del Generale di Brigata Stefano Lagorio (settore ovest di UNIFIL) su base Brigata Aeromobile Friuli, ha impiegato Italbatt, unità di manovra ed intervento, con le gemelle dei contingenti ghanese (Ghanbatt), irlandese-polacco (Irishpolbatt), malese (Malbatt) e sud coreano (Rokbatt). All’esercitazione hanno partecipato reparti franco-finlandesi , indonesiani, nepalesi e spagnoli.

Steel storm si tiene ogni sei mesi e prevede attività a fuoco congiunte tra Caschi Blu di UNIFIL dei Settori Ovest ed Est con i militari libanesi della 5ª e della 7ª Brigata e ha visto l’impiego di mezzi blindo/corazzati, mitragliatrici pesanti e armi leggere.

Italbatt ha partecipato all’esercitazione multinazionale con il Battaglione di Fanteria Aeromobile, con il Gruppo Squadroni del 5° Reggimento Lanceri di Novara e assetti dell’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti impiegando a fuoco le Blindo Centauro e le mitragliatrici Browning 12,7 ed MG 42/59 montate sulle torrette Hitrole dei VTLM Lince.

L’esercitazione ha avuto l’obiettivo di verificare l’efficacia delle procedure per il supporto di fuoco dei mezzi blindati e verificare e implementare le capacità di operare nel contesto multinazionale tra le diverse unità, aumentando quindi costantemente l’effetto deterrente di un’efficace capacità di intervento da parte delle LAF nel Sud del Libano.

Il sostegno alle Forze Armate libanesi, insieme al monitoraggio della cessazione delle ostilità e all’assistenza alla popolazione, è infatti uno dei principali compiti assegnati al contingente italiano di UNIFIL che opera nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

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