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Pubblicato il 12/11/2018

LIBIA: OSPEDALE ITALIANO FORZE SPECIALI FRANCESI E MERCENARI

In Libia ci sono militari di Italia (in Tripolitania), Francia (in Cirenaica), Stati Uniti e Regno Unito (a Sirte e nel sud).Il territorio misura un milione e 700 mila chilometri e sembra quasi impossibile da controllare. Lo dimostrano le decine di milizie che spadroneggiano in tutta la nazione.

L’Italia è presente con la missione Miasit di assistenza e supporto al Governo di accordo nazionale di Fayez Serraj. Prevede, dal primo gennaio al 30 settembre 2018, un impiego massimo di 400 militari, 130 mezzi terrestri e mezzi navali e aerei (questi ultimi nell’ambito delle unita’ del dispositivo aeronavale nazionale Mare Sicuro). Miasit sostituisce e rafforza la vecchia missione Ippocrate (300 uomini e 103 mezzi), che ha permesso la realizzazione di un ospedale militare da campo a Misurata che offre 30 posti letto. I militari italiani sono impegnati anche nell’addestramento delle forze locali.

Forze speciali francesi, ovvero “un segreto di Pulcinella”, come lo hanno piu’ volte definito i giornali di oltralpe. L’ammissione da parte del governo della presenza di suoi militari sul suolo libico e’ arrivata nel luglio 2016, in seguito all’abbattimento di un elicottero (dell’esercito del generale Khalifa Haftar), a bordo del quale si trovavano tre membri dei corpi speciali francesi. “Le forze speciali ci sono per contribuire a garantire che la Francia sia presente ovunque nella lotta contro i terroristi”, aveva dovuto confermare l’allora portavoce del governo (premier Manuel Valls e presidente Francois Hollande), Stephane Le Foll.

Parigi non fornisce cifre ufficiali sulla presenza militare in Libia, ma sono 3.500 i soldati francesi sparsi tra Mauritania, Mali, Niger, Ciad e Burkina Faso. Ed era circolato anche un rapporto che indicava la presenza di almeno 40 membri dei corpi speciali francesi nella zona di Benina, nella periferia di Bengasi: una presenza che e’ stata confermata alla France-Presse anche dal colonnello Saqr Jarochi, secondo cui “almeno 20 militari si trovano in una base a Benina” e altri sono sparsi tra “Tobruq e Misurata”.

L’aviazione americana e’ invece presente con i raid aerei che vengono compiuti contro obiettivi dell’Isis in Libia, nell’ambito dell’operazione Africom. Secondo un rapporto pubblicato dal Watson Institute della Brown University, i corpi speciali americani hanno persino una base e un centro di addestramento nel sud della Libia; e diverse operazioni Usa sarebbero partite da una base a Sirte. Il Pentagono non fornisce numeri esatti sulla presenza militare Usa in Libia, ma il segretario della Difesa, James Mattis, aveva dichiarato che nella regione erano impiegate mille persone, facendo riferimento anche a Niger, Mali e Nigeria.

La presenza britannica, mai ufficiale, e’ stata confermata da alcune operazioni antiterrorismo compiute nel nord del Paese, in collaborazione anche con l’intelligence americana. E ancora piu’ misteriosa e’ la presenza dei russi, mercenari o truppe speciali, che si muoverebbero sul terreno per consolidare interessi strategici.

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