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Pubblicato il 25/08/2014

L’ITALIA DICE GRAZIE ANCHE AI SIKH CHE “LIBERARONO ” L’ ITALIA

FORLI’ – Sabato 23 agosto 2014, presso il Cimitero di Guerra Indiano di via Ravegnana, si è svolta la cerimonia in ricordo dei soldati Sikh caduti durante l’avanzata degli anglo americani.

Nonostante la pioggia battente, folta era la presenza dei rappresentati della Comunità Sikh provenienti da tutta la Regione, in particolare dal Comune di Novellara ( Reggio Emilia).

Nella foto, scattata al momento della deposizione della corona al Monumento posto a ridosso del cimitero si riconoscono, oltre ai responsabili della Comunità Sikh, il sindaco di Novellara Elena Carletti, l’assessore del Comune di Forlì Raoul Mosconi e il sindaco di Dovadola Gabriele Zelli.

Nota del direttore Walter Amatobene:
Trasgredisco alla ferrea regola delle opinioni separate dalle notizie, nella mia qualità di nipote di abitanti della provincia di Montecassino e Frosinone, ma è necessario puntualizzare.

Scrivo queste righe per contrastare quella che per gli amici più anziani di quelle regioni potrebbe apparire una connivenza con truppe spietate, disordinate e zingaresche, quali erano quelle così composite , sguinzagliate degli angloamericani. Gente che ha lasciato una scia di dolore e violenza immotivata, dopo lo sbarco di Anzio.
Il basso Lazio italiano -cito solo un esempio ben incarnato da Sofia Loren nel film “La Ciociara”- ben conosce i comportamenti delle truppe del commonwealth, tra neozelandesi neri, indiani ed altre etnie, così come assai bene ricorda i comportamenti di quelle al seguito dei francesi, come i marocchini , algerini ed altri reparti africani francofoni.
Celebrarli e ringraziarli sembra una delle solite azioni di “captazio benevolentiae” mirata a tener calmi i nostri invadenti ospiti.

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