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Pubblicato il 24/12/2014

L’ORDINARIO MILITARE MARCIANO’ IN VISITA IN AFGANISTAN

foto della Pasqua 2014 a Herat

Roma. «Vivere il Natale con i nostri militari significa condividere il loro spirito di “famiglia” e offrire loro il “grazie” della Chiesa, per la dedizione e lo spirito di sacrifico che li porta a vivere lontani dalle proprie famiglie e dal proprio Paese persino un momento così significativo di religiosità e intimità ».

È quanto dichiara l’ordinario militare per l’Italia, il l’arcivescovo Santo Marcianò, in questi giorni in visita al contingente italiano in Afghanistan. «Essi ne hanno diritto – sottolinea il presule – e hanno bisogno del “grazie” di tutti, per un impegno non sempre sufficientemente compreso che forse, come ha commentato il Ministro della Difesa qualche giorno fa, meriterebbe di essere “spiegato bene alla gente”».

Secondo l’arcivescovo Marcianò, «la solenne Messa della Notte di Natale a Herat, sarà anzitutto un’intensa preghiera che invochi il dono della pace per quella terra martoriata e per i tanti luoghi del mondo in cui, in nome del potere o del denaro, a causa di prevaricazioni, discriminazioni e intolleranze di ogni genere, si continua a uccidere senza sosta e senza pietà persino i bambini». L’ordinario militare ricorda che «cento anni fa, era il primo dei molti Natali che l’Europa avrebbe trascorso in guerra. Anche il Natale, dunque, sarà quest’anno un’occasione per fare memoria del primo conflitto mondiale».

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