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Pubblicato il 23/10/2015

LOTTA AI TAGLIAGOLE: ARRIVA QUALCHE SUCCESSO

Parma – Giovedì un’operazione di forze speciali americane e curde ha liberato settanta prigionieri da un carcere dei tagliagole, che qualche giornale riconosce già come stato islamico”. L’operazione è avvenuta vicino alla città di Hawija, nel nord dell’Iraq. Si è trattato di un raid difficile definito “un gran successo” – come dal capo del Centcom, il generale Lloyd Austin. Durante il raid un incursore della Delta Force è stato ucciso

L’operazione è stata decisa perché gli americani avevano a disposizioni informazioni aggiornate. Hanno attaccato nell’area di Fadikha, a sud di Kirkuk . I tagliagole avevano già scavato la fossa per i prigionieri .Di certo gli americani o gli iraqeni hanno informatori sul posto, oppure hanno intercettato un messaggio di qualche capo. Un segno di debolezza della rete dei tagliagole, che è stata violata dalle intercettazioni USA. Buon segno, che si sposa con quello del 18 agosto scorso, quando un drone americano ha ucciso un leader importante, che era in incognito su una singola automobile vicino Mosul. Wra di sicuro seguito eletronicaente. Se le informazioni fossero arrivate da iracheni reclutati sul posto, si tratta di un ottimo segnale che rompe la impenetrailità ISIS.

Il l raid di Hawija ornirà informazioni preziose. A maggio un altro assalto delle forze speciali americane in Siria, per catturare un comandante tunisino dello Stato islamico molto legato al capo Abu Bakr al Baghdadi fallì perchè il tunisino fu ucciso. Gli americani in cambio trovarono una mole preziosa di informazioni , definito “un tesoro”, catturando anche la moglie del comandante, che fu trasferita a Erbil, interrogata per tre mesi e poi ceduta ai curdi. Dopo l’operazione di Deir Ezzor gli americani aumentarono la loro capacità di intelligence. Da tempo gli americani lavorano come istruttori assieme al Counter Terrorism Group curdo , in una base nell’aeroporto di Sulaymaniya. L’operazione cominciata alle 4 del mattino di ieri, con cinque elicotteri e la collaborazione di jet che hanno bombardato le strade d’accesso per isolare la zona e impedire l’arrivo di altri nemici, crea uno standard nuovo di collaborazione. Americani e curdi possono sbarcare in territorio dello Stato islamico e liberare settanta prigionieri prima dell’esecuzione dimostrando che il gruppo di Baghdadi è più fragile di quanto si pensa.

L’operazione è stata fatta con i curdi per non coinvolgere gli iracheni di Baghdad – troppo in contatto con iraniani e russi.

Si ha la sensazione che la cooperazione militare USA- Curdi- Iraqeni stia dando qualche frutto, anche se l’Iraq sembrava volesse accettare più volentieri l’aiuto russo. Forse per questio gli USA hanno messo sul piatto qualche buon risultato.

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