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Pubblicato il 16/03/2015

LUCCA: IL GENERALE DEI PARACADUTISTI SERGIO FUCITO IN CONGEDO INTERVIENE ALLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO PARTITO “SOVRANITA’ ”

LUCCA – Il generale dei paracadutisti Sergio Fucito, fondatore di una pagina Facebook che conta oltre 18mila iscritti, ha partecipato sabato mattina alla presentazione del partito “Sovranità”. Il riassunto del suo pensiero lo troviamo in una frase pronunciata durante l’incontro: “Una delle frasi ricorrenti è stata : “Dobbiamo ritornare padroni assoluti dei destini della nostra nazione”.

La tappa di Lucca segue la presentazione ufficiale regionale svoltasi a Firenze a fine febbraio . Fabio Barsanti è il referente per Sovranità in Toscana e si è appoggiato ai tanti amici e simpatizzanti sul territorio, incluso il generale Fucito .

“Con il termine sovranità non intendiamo solo quella politica – spiega Fabio Barsanti, che riveste anche il ruolo di coordinatore di Casapound – ma anche quella territoriale, monetaria, energetica e militare. Il nostro governo non si preoccupa più di rappresentare il popolo e sta svendendo l’Italia per interessi prettamente personali”.

“Il caso dei due marò in attesa di giudizio in India, è un chiarissimo esempio di una non sovranità italiana a livello mondiale – afferma Marcella Maniglia, candidata per la Lega Nord al consiglio regionale – E’ impensabile lasciare due militari innocenti in balìa di una nazione che non gli riconosce nemmeno il diritto ad una difesa giusta ed un processo legale”.

Gli episodi di rinuncia della sovranità italiana, vanno da Nassiriya fino allo scandalo Mare Nostrum e sono citati nei programmi politici di Salvini, di Casapound e ora in quello di Sovranità.
Sergio Fucito, parlando dei due Fucilieri detenuti illegalmente in India è chiaro:“Sono l’esempio della totale dedizione alla patria che non viene ricompensata”.

Per spiegare al meglio questo controverso caso dal punto di vista storico e sociale, è stato invitato alla conferenza stampa Fabio Ruberti, ex ufficiale della Folgore e uno dei massimi esponenti nel campo della subacquea tecnica, il quale ha lavorato per oltre dieci anni in India.

“E’ una vergogna far giudicare ad un paese a costituzione mafiosa, come l’India, due ufficiali del nostro paese – spiega Ruberti – Io ho dovuto convivere, per lavoro, con quella che è la condizione sociale indiana e vi posso assicurare che c’è un livello di corruzione enorme, ramificato in ogni strato sociale. Il processo ai marò è una farsa, ci sono le prove e il governo italiano non vuole intervenire”.

Le prove sono state esposte dal perito giudiziario Luigi di Stefano: “Ci sono tanti fatti che invaliderebbero completamente il processo indiano, a partire dalla negazione dei diritti alla difesa fino ad arrivare all’occultamento delle prove con l’affondamento del peschereccio incriminato – spiega di Stefano – Ma a parte i processi completamente incivili della magistratura indiana ci sono prove concrete che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono vittime di un’organizzazione di colpevolezza italiana, messa in piedi dalla guardia costiera indiana”.


sotto: le bandiere della nuova formazione politica di Casa Pound, durante la manifestazione di Piazza del Popolo, il 9 di Marzo, in adesione a quella della Lega.
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