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Pubblicato il 07/08/2015

LUNEDI 10 AGOSTO SI DISCUTERA IL CASO DEI FUCILIERI GIRONE E LATORRE

Lunedì si discuteranno ad Ambugo, in Germania, le implicazioni di diritto internazionale del caso che riguarda i nostri fucilieri Girone e La Torre, davanti al Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos); la corte dovrà decidere sulla possibilità che Girone possa rimanere in Italia e Latorre tornarvi in attesa che l’arbitrato internazionale stabilisca a chi spetti la giurisdizione sul caso. A partire da lunedì si confronteranno da una parte il team legale italiano, guidato da David Bethlehem, ex consigliere giuridico del Foreign Office, avvocato del foro di Londra; da parte indiana, ci saranno due noti avvocati oltre al procuratore generale aggiunto, PL Narasimha. Il resto della corte è formato da Alain Pellet, un avvocato francese che è stato presidente della Commissione di Diritto Internazionale dell’Onu, e il britannico Rodman Bundy.

L’udienza sarà presieduta dal giudice russo Vladimir Golitsyn. L’India ha già un membro permanente nel tribunale, il giudice P. Chandrasekhara. L’India ha già preannunciato che contesterà all’Itlos la sua stessa giurisdizione, perché solo New Delhi ha la titolarità a decidere, dal momento che – sostengono – l’incidente dell’Enrica Lexie, avvenuto il 15 febbraio 2012, avvenne in acque indiane e perché l’arresto è avvenuto in un porto indiano. E sosterrà anche che non ci sono circostanze convincenti per autorizzare le misure provvisorie e cautelari richieste dall’Italia. L’Italia deve dimostrare che c’è competenza del tribunale e che c’è anche urgenza nell’applicazione delle misure richieste per i due marò, per non vanificare le decisioni che saranno prese dal tribunale arbitrale. Per l’Italia inoltre la giurisdizione su questo caso appartiene esclusivamente all’Italia, perché la nave era sotto la bandiera italiana e perché i due marò sono membri delle forze armate e quindi immuni dalla giurisdizione di altri Stati.

Da lunedì le udienze e per ora sono stati fissati appuntamenti fino al 24 agosto. Lunedì mattina l’Italia presenterà in forma orale le sue ragioni, il pomeriggio sarà la volta dell’India. Dopo il passaggio davanti al tribunale dell’Itlos, la fase arbitrale vera e propria prevede la nomina di tre giudici, uno scelto dall’Italia (che ha già scelto, anche in questo caso, Francioni), uno dall’India e uno neutrale. Noi seguiremo tutto il processo e ve lo racconteremo in diretta. Fin dall’arresto, il Giornale è in prima linea per difendere Latorre e Girone. Anche stavolta vogliamo essere accanto ai nostri marò

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