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Pubblicato il 04/01/2019

MA CHI COMANDA IN FRANCIA? di Corrado Corradi

Torna a far parlare di sè Alexandre Benalla, ex guardia del corpo di Macron impegnato in missioni, non si é capito bene se ufficiali o ufficiose, diplomatiche o imprenditoriali, in Africa al seguito di un certo Hababou Solomon (piu’ avanti vedremo chi é).

L’ultima volta che era stato visto il Benalla era nei boulevards di Parigi dove, travestito da gendarme menava a destra e a manca i dimostranti che protestavano contro la politica di Macron.
Il fatto fece scalpore e il Benalla Alexandre (il cui nome di battesimo – o circoncisione – é Marwan… che si vergognasse delle sue origini maghrebine?) già responsabile della sicurezza ravvicinata di Monsieur le Président (e forse anche qualcosa di più) è stato silurato con biasimo sotto la spinta dell’indignazione sia popolare che istituzionale sporcando con qualche schizzo di merda mr le Président stesso.

Recentemente il Benalla Alexandre, già Marwan è tornato a far parlare di se per essere stato intercettato in Ciad e Congo assieme a una delegazione francese di alto profilo imprenditoriale guidata dal citato Solomon ed aver pranzato o cenato nientepopodi meno che con i capi di stato di quei due Paesi…
Nella lingua di Molière, i miei amici francesi si chiedono: «Comment a-t-il pu rencontrer des chef d’Etat?».
Beh, c’é da dire che quando l’Eliseo lo ha allontanato con biasimo qualcuno ha dimenticato di ritirargli un passaporto diplomatico, anzi due, perché – chissà perché – il Benalla di passaporti diplomatici ne aveva appunto due…
E gli amici d’oltralpe giu’ a chiedersi «mais comment est il possible… pas un, mais deux passeports diplomatiques à un voyou?».
Beh, quanto a voyous, cari amici siete messi bene, il più famoso che si sia visto aggirarsi tra l’Eliseo e les Thuilleries era Napoleone, indicato anche come «le voyou corse» ossia la «il delinquente corso». Si vede che é nelle cifre della più alta istituzione «Républicaine» francese riservarsi possibilità di agire in maniera canagliesca… Basti pensare alla politica di François Mitterand, le President che ha concesso asilo ai terroristi “rossi” che fuggivano dall’Italia (per quelli “neri” non c’era trippa per gatti); grazie a quella politica di quel galantuomo, stiamo ancora cercando di acciuffare quel manigoldo assassino di Battisti.

Ma, torniamo a Benalla: questo se ne é andato in giro per alcuni paesi africani, sicuramente Ciad e Congo, con ben due passaporti diplomatici francesi in tasca… ragazzi, il particolare non è da poco, perché se fosse capitato in Italia ci saremmo garantiti almeno una ventina d’anni di sbertucciamento da parte dei nostri cugini d’oltralpe.

Come se non bastasse, la ex guardia del corpo del presidente Macron era in compagnia di un affarista franco-israeliano, forse piu’ losco di lui, che dispone di 4 passaporti (3 ordinari, francese, israeliano e centrafricano e uno diplomatico della Guinea Bissau), impegnato a tessere una torbida ragnatela di interessi e strategie con alcuni paesi del golfo e che si era già distinto in Libia per il sostegno all’insorgenza anti Ghaddafi… un pot-pourri di interessi trasversali tra frammassoneria francese e fratellanza musulmana (organizzazioni in seno alle quali militerebbe il Benalla).
A questo punto, l’indignazione per il possesso di uno o due passaporti diplomatici francesi nelle tasche di un losco figuro passa in secondo piano e fa sorgere, spontanea, la domanda: ma in che mani si è messa é la Francia?

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