Pubblicato il 13/02/2018
MACERATA E PIACENZA: UNA MUTA DI CANI RABBIOSI HA AVUTO LA MEGLIO SULLO STATO
foto sopra:soldati italiano in Kosovo : addestramento alla gestione della folla
di Corrado Corradi
Dal Marocco ove risiedo, ho seguito attraverso i telegiornali la giornata di protesta antifascista di Macerata e Piacenza ove in quest’ultima sono stati lanciati slogan feroci, assassini, oltre che cretini e in ossequio al pacifismo di quei mentecatti dei centri sociali si sono verificati scontri con le Forze dell’Ordine e si é visto uno sparuto drappello di Carabinieri ritirarsi di fronte alla schiera anonima degli orchetti che avanzava con randelli e spranghe.
A quel carabiniere che é stato investito da quei cani randagi della peggiore e più feroce delle specie ideologiche (quella comunista e anarco comunista, ma anche pacifista) e che malgrado tutto se l’é cavata con qualche contusione, va tutta la mia solidarietà; ma da cittadino non posso non registrare che la ritirata (anche se tattica) delle Forze dell’Ordine di fronte a una masnada di piccoli, ancorché feroci, delinquenti costituisce platealmente la disfatta delle istituzioni.
Il tutore dell’ordine per costituzione non si ritira, protegge la città e lascia intorno a se i delinquenti stesi a terra doloranti.
Va da sé che quei Carabinieri si sono ritirati per questioni di opportunità e nessuno mette in dubbio il loro coraggio nel fronteggiare quei delinquenti e nell’accettare spesso l’irriconoscenza quando non il vituperio di personaggetti delle istituzioni, pero’ il dato rimane, l’immagine parla chiaro : una muta di cani rabbiosi ha avuto la meglio sullo stato.
Quanto agli slogan, vorrei sapere se a quel cretino che cantava « com’é bello far le foibe da Trieste in giù », un’altro cretino del fronte opposto gli avesse fatto la eco con « com’é bello fare Dachau da Trieste in giù »… quale sarebbe stata la reazione del parlamento italiano già spaventato dal pericolo antifascista di ste csipole.
Da cittadino italiano residente all’estero, all’indirizzo delle personalità politiche e delle istituzioni che hanno preso parte a quelle manifestazioni dico: che la pernacchia del miglior popolo d’Italia vi spettini alle prossime elezioni cialtroni che non siete altro.