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Pubblicato il 27/11/2019

MALI E SAHEL: I FRANCESI PERDONO 13 UOMINI. MISSIONE INTERNAZIONALE . C’E’ ANCHE L’ITALIA

I 13 militari francesi morti nella collisione dei due elicotteri in Mali erano impegnati in un’operazione anti-jihadista- Erano a bordo di un elicottero d’attacco Tiger e di un Cougar.La missione francese si chiama “opeerazione Barkhane”.

La missione” è attualmente la più grande svolta all’estero dell’esercito francese con circa 4.500 soldati, tra i quali molti legionari, dispiegati nella fascia sahelo-sahariana,grande quanto l’Europa. Barkhane si è succeduta ad agosto 2014 ad un’altra operazione, chiamata Serval, lanciata nel 2013. In totale sono 38 i soldati francesi che hanno perso la vita nel corso di entrambe (dieci durante Serval e 28 durante Barkhane). Erano più di 30 anni che le forze armate francesi non subivano una perdita così dall’attacco in Libano del 1983, quando 58 paracadutisti persero la vita.

L’intera area denominata Sahel è la più instabile dell’Africa se non del mondo, con gruppi terroristici, criminali-guerriglieri- e contese (sanguinose) territoriali .Nell’area spadroneggiano anche Al Qaeda e tagliagole isis, questi ultimi dall’ottobre 2016.
Burkina Faso, Ciad, Niger, Mali e Mauritania hanno formato, su stimolo francese, il G5 antiterrorismo, ma con eserciti assai poco addestrati.

La loro area di azione è quella “ dei tre confini” (Mali, Burkina Faso e Niger) –
Con la Risoluzione 2359 del 21 giugno 2017, il Consiglio di Sicurezza ha approvato la creazione della Forza Congiunta FC-G5S, la quale prevede il dispiegamento di 5.000 uomini sul territorio a supporto delle forze armate dei 5 Stati sahaliani.

La missione italiana in Niger

L’intervento militare italiano in Niger fa parte di quanto deciso a livello europeo ed internazionale a supporto delle forze militari e di polizia del G5 Sahel. A gennaio 2018 , a fronte di un ridimensionamento italiano in Iraq e in Afghanistan il parlamento ha approvato l’aumento del numero di nostre risorse militari in Libia e Niger, dove saranno presenti rispettivamente 400 e 473 soldati, al fine di rafforzare il controllo sulle frontiere e sulle principali rotte migratorie. Proprio in Niger è coinvolta anche la Brigata Folgore che sta ri-addestrando i battaglioni paracadutitsi nigerini, con corsi di aviolancio e ripiegamenbto dei paracadute.

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