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Pubblicato il 14/01/2016

MARESCIALLO DEL TUSCANIA MORTO PER URANIO: IL TRIBUNALE ORDINA IL RISARCIMENTO

FIRENZE. Il Tribunale di Firenze ha condannato il Ministero della Difesa a pagare 882.322 euro alla figlia e alla vedova di Pasquale Cinelli, carabiniere paracadutista del Tuscania morto il 19 novembre 2000 a 41 anni. Aveva contratto un tumore al colon che si era esteso a polmone, fegato, peritoneo e ossa.

Il maresciallo maggiore paracadutista del Tuscania era rientrato in Italia da pochi mesi, alla fine della ennesima missione estera. Cinelli, durante la sua movimentata carriera, era stato anche in Somalia e Bosnia Erzegovina. Secondo quanto riconosciuto dai giudici, è stato esposto a “numerosi fattori di rischio, quali l’inquinamento atmosferico, le contaminazioni tossiche provocate dall’impatto e dall’esplosione delle munizioni a uranio impoverito, nonché le esalazioni dei gas di scarico degli automezzi bellici e dei solventi chimici usati per la pulizia delle armi”. Il tribunale di Firenze ha riconosciuto la responsabilità del ministero della Difesa.
CINELLI

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