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Pubblicato il 13/01/2015

MARINA MILITARE: ARRESTI PER CORRUZIONE E CONCUSSIONE

Dopo i rifornimenti ad una nave affondata da anni, un altro scandalo turba la Marina Militare. Sette persone, tra ufficiali e sottufficiali, sono state arrestate con l’accusa di concussione nell’ambito di una vasta operazione condotta dai Carabinieri di Taranto, che si è estesa dalla Puglia anche nelle provincie di Roma e Napoli.
Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, Ufficiali, Sottufficiali e personale civile della Marina Militare, tra addetti alla contabilità e al settore logistico.
Gli arresti sono stati eseguiti su richiesta del pm Maurizio Carbone, della Procura della Repubblica tarantina, nell’ambito di un’indagine sugli appalti in favore dell’ente.
Secondo l’accusa, in particolare, gli arrestati avrebbero abusato dei loro poteri costringendo diversi imprenditori a versare loro somme di denaro, sotto la minaccia di ostacolare il pagamento dei lavori di manutenzione e forniture di servizi loro affidati per conto della Marina militare.
L’inchiesta è partita in seguito alla segnalazione di un imprenditore che ha dichiarato di essere stato costretto a pagare tangenti per l’ottenimento di un appalto. La denuncia aveva già portato nei mesi scorsi all’arresto del capitano di fregata Roberto La Gioia, comandante del quinto reparto di Maricommi, colto in flagrante mentre riceveva una busta con 2mila euro dall’imprenditore. Dalle indagini è emerso che la cifra corrispondeva al 10% della quota dei profitti dell’appalto.

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