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Pubblicato il 06/08/2020

MASSIMILIANO LA TORRE: MI SENTO UMILIATO COME MILITARE E COME UOMO. OBBLIGO DI FIRMA NON REVOCATO

Massimiliano Latorre, il fuciliere di Marina coinvolto ingiustamente ed illegalmente nel noto pasticcio indiano, si è sfogato su Facebook per l’obbligo, ancora in vigore, di firmare un registro presso la caserma dei carabinieri. L’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia chiede l’immediata revoca del provvedimento e di tutte le altre restrizioni alla loro libertà. Dopo la decisione del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja, che ha sancito l’incompetenza dell’India a processare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due Militari sono ancora costretti all’umiliante obbligo di firma. I due Fucilieri di Marina hanno agito in qualità di funzionari dello Stato italiano, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni e pertanto non sono processabili da altro Stato. Ne consegue che deve essere data immediata revoca di tutte le altre restrizioni alla loro libertà personale.

Il nostro Paese, non ha saputo difendere due suoi militari che eseguivano gli ordini operando in un contesto di polizia internazionale, tanto che a tutelarli legalmente, dopo ben otto anni dai fatti ci ha dovuto pensare un tribunale internazionale. L’Italia invece li mantiene in uno stato di semiliberta’ obbligandoli a firmare dai Carabinieri, mentre a seguito della sentenza sono da considerarsi uomini liberi. Quale preparazione culturale e professionale hanno i politici che gravitano intorno alla Farnesina?

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