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Pubblicato il 09/08/2016

MILITARE SOSPESO DAL SERVIZIO PER TRE MESI PER USO DI STUPEFACENTI RICORRE E VIENE REINTEGRATO

TRIESTE Un milItare era stato sospeso per tre mesi dal servizio per una segnalazione quale assuntore di stupefacenti.


Il militare di base a Trieste ha fatto ricorso in quanto la segnalazione proviene da alcune intercettazioni telefoniche e gli esami di routine non avevano trovato tracce di uso.

Il militare si è difeso adducento quindi un travisamento dei fatti e la mancanza di prove e di motivazione nel provvedimento adottato;
Il giudice ha cancellato il provvedimento ammettendo che è vero che la condotta di un militare deve essere irreprensibile sempre e in ogni circostanza, ma proprio i rigidi binari entro i quali si muove tale condotta esigono che l’Amministrazione fondi le accuse su una solida istruttoria, motivando adeguatamente il proprio provvedimento.
Per questo i giudici hanno accolto il ricorso: i contenuti delle intercettazioni telefoniche non sono stati seguiti da sviluppi penali ed erano contenenti indizi vaghi .

Oltre a questo, la carriera del militare era fino a quel momento priva di provvedimenti.

Il giudice conclude che se viene irrogata una sanzione disciplinare al militare, questa deve essere sorretta da prove, accertamenti rigorosi e ponderazione di tutti gli elementi della fattispecie.

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