CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 02/01/2018

MISSIONE IN NIGER : ANDIAMOCI PURE , MA I POLITICI SANNO COSA FARE?

di Corrado Corradi

In riferimento al titolo del mio commento sulla missione in Niger : «… meglio un blocco navale che svegliare i gruppi jihadisti … » volevo specificare più compiutamente il mio pensiero.

Se la priorità é il controllo dei flussi migratori, non c’é dubbio che lo strumento definitivo é il blocco navale (se sia fattibile o meno, questo attiene alla volontà di stabilire accordi ed eventualmente far orecchie da mercante nei confronti delle oranizzazioni internazionali) .

Ma attenzione pero’, se l’obiettivo a latere di tale priorità é quello di contrastare i gruppi jihadisti nel sahelo sahara la questione cambia, e di molto. Possiamo anche permetterci di andarli a svegliare ma l’importante é che:
– si parli chiaro sin dall’inizio e sin dall’inizio si sappia che si va a sfrucugliare il can che dorme, in realtà una muta di randagi, e che é da dementi pensare di ridurli a più miti consigli con la filosofia della missione di pace;
– Il can che dorme lo vai a svegliare equipaggiato almeno con il manicotto e un randello, per cui, anche se l’obiettivo primario é il controllo dei flussi migratori, il controllo di quel territorio prevede che oltre ad essere in assetto “combat ready”, tu sia anche propenso o fortemente orientato allo scontro armato;
– Devi essere conscio che loro non faranno sconti per alcune principali ragioni: 1, se ne fottono della convenzione di Ginevra; 2, sono ferocemente incazzati contro noi infedeli. Pertanto é bene aver coscienza che rischia di scapparci anche qualche scena truculenta nei confronti di eventuali prigionieri …

Ari-pertanto, visto che si va a mettere mano in un nido di vipere, é bene portarsi dietro il siero e prepararsi a non fare sconti.
Siamo in grado di fare cio’? i nostri soldati sul terreno sicuramente si.
Sono i nostri decisori politici coscienti di cio’? ritengo di no.

Leggi anche