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Pubblicato il 11/11/2019

MISSIONI IN IRAQ: INTERVIENE IL SINDACATO DEI MILITARI – NON SONO MISSIONI DI PACE –

“Esprimiamo vicinanza ai colleghi feriti e alle loro famiglie ma non possiamo tacere di fronte all’ipocrisia di chi rappresenta le istituzioni e continua a definire la guerra combattuta dai nostri soldati all’estero come ‘missioni di pace’. I nostri colleghi oggi sono rimasti vittime dell’ennesima azione di guerra in un paese straniero che convive costantemente con la guerra e tra qualche giorno, quando la politica avrà finito di interessarsi della loro sorte e di discutere delle dotazioni e dei costi di queste missioni per rivendicare maggiori stanziamenti economici per comprare nuove e più potenti armi, tutto verrà dimenticato e i militari feriti, come tutti quelli che li hanno preceduti in questi lunghi anni di inutili guerre combattute all’estero, si ritroveranno, da soli, a dover fare i conti con le menomazioni e la burocrazia”. E’ quanto si legge in una nota del sindacato dei militari, secondo cui “è ora di ritirare tutti i contingenti militari italiani dalle missioni all’estero perché l’impegno delle forze armate, in questo modo, è chiaramente contrario all’articolo 11 della Costituzione”.

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