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Pubblicato il 16/12/2014

MISSIONI INTERNAZIONALI : I BOSS ROMANI MILLANTAVANO ANCHE CONTATTI CON ISTITUZIONI MILITARI E DEI SERVIZI

PARMA- Dalle intercettazione telefoniche di mafia romana sembra siano emersi presunti contatti con servitori infedeli delle Forze Armate e dei servizi segreti al fine di riciclare una montagna di denaro proveniente dalle missioni all’estero.

Si tratterebbe di pura millanteria, che gli organismi dello Stato stanno comunque verificando al massimo livello di collaborazione istituzionale.

Le ipotesi provengono dall’indagine “Catena” della Procura di Roma del 2010: in alcune informative di luglio, agosto e ottobre 2012 il Ros dei Carabinieri di Roma ha estrapolato alcune conversazioni: il 24 luglio 2012 per sei minuti due personaggi si scambiano pareri per una intermediazione finanziaria, consistente nel cambio di denaro con banconote di identica valuta ma di diverso taglio. Le banconote di taglio superiore ,vengono così descritte: « i sono soldi praticamente governativi…di gente nostra che sta fuori in missione… portano dentro, cioè in Italia, biglietti da 500 delle missioni all’estero e loro li vogliono cambiare in pezzi da 50, 100 e 200… E so’ tutti soldi puliti, capito, non è che… poi so’, ti ripeto, so’ tutta gente, dirigenti nostri dei servizi segreti, dell’esercito…».

Secondo il tenore delle intercettazioni, sembrerebbe che operazioni del genere siano state compiute anche in passato. La provvigione riconosciuta sarebbe stata del 5% e, secondo i due al telefono , solo nel mese di luglio i soldi da cambiare sarebbero stati ben 60 milioni ma le rimesse erano continue anche se trovare chi cambiava i soldi non era un gioco («fammi, fammi chiedere un po’…famme vede’. Giusto me so’ venute in mente un paio di persone, vediamo che disponibilità c’hanno», dirà uno dei due).

Il capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone e del direttore dell’Aisi (il Servizio di informazioni e sicurezza interna) Arturo Esposito, hanno affermato che al momento non ci sono prove di rapporti tra Carminati e i servizi segreti e Forze Armate e che non risulta alcun coinvolgimento di servitori delle istituzioni in vicende come quelle richiamate dalla conversazione tra i due soggetti messi sotto osservazione dalla Procura di Roma e dal Ros dei Carabinieri.
I BN

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