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Pubblicato il 23/11/2016

MODIGLIANA-FORLI: UNA STELE IN RICORDO DEL CM BENERICETTI E DEGLI ALTRI CADUTI DELLA MELORIA

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RICORDANDO UN PARACADUTISTA

La tragedia della Meloria avvenne il 9 novembre 1971, nell’ambito dell’esercitazione militare Nato denominata “ Cold Stream” che prevedeva il decollo di 9 aerei militari Lockheed C.1 Hercules ed un Hawker Siddeley Andover, tutti britannici, dall’aeroporto di Pisa – San Giusto, per effettuare per effettuare un lancio di paracadutisti su zone di operazione in Sardegna. L’Hercules della Royal Air Force matricola XV216 appartenente al 24° Squadron di Lyneham, si inabissò all’alba al largo della costa livornese con a bordo 6 militari dell’equipaggio britannico e 46 paracadutisti della 6^ compagnia ‘Draghi’, non si ebbero superstiti.
Le secche della Meloria, il tratto di mare situato a circa 7 km al largo di Livorno, Toscana, furono così tragico teatro del più grave incidente occorso alle Forze Armate italiane dalla fine della seconda guerra mondiale.
Domenica 20 novembre a Modigliana, piccolo centro della provincia di Forlì – Cesena, nella ricorrenza del 45° anniversario di quella tragedia, la famiglia Benericetti, insieme ad un gruppo di paracadutisti in congedo ha reso omaggio alle vittime e in particolare al modiglianese Cap. Magg. Maurizio Benericetti, con una toccante cerimonia tenutasi nella mattinata presso il cimitero comunale del paese, presenti autorità cittadine, militari, nonché ex compagni d’arme di Maurizio.
Nel corso della commemorazione, alla quale hanno preso parte oltre 200 paracadutisti provenienti dalle sezioni di molte Regioni d’Italia è stata scoperta una stele alla memoria di questo sfortunato paracadutista.
Toccanti le parole del Capitano Giovanni Cacciari, presidente della Sezione Anpd’I “Lassalle Errani” di Faenza in ricordo del Cap. Magg. Benericetti, vittima della tragedia della Meloria, assieme ad altri suoi 45 compagni d’arme.
La partecipazione alla cerimonia di così tanti paracadutisti con i loro labari e la commozione sui visi di uomini e donne di ogni età ha dimostrato che i ragazzi di ‘Gesso 4’ (il nome in codice del velivolo inabissatosi), malgrado siano trascorsi quasi cinquant’anni, non sono stati dimenticati e che tra i paracadutisti d’ogni epoca c’è la volontà di continuare ad onorare la loro memoria.
I paracadutisti di Faenza – Imola e quelli del nucleo aggregato di Modigliana, ricordano Maurizio morto a vent’anni in alba tragica di 45 anni fa, con rispetto e fratellanza, sicuri che quando la malinconia della sera porterà loro l’immagine dei compagni caduti, penseranno anche a lui. Ma non con dolore, non con tristezza, ma come ad un amico lontano che un giorno incontreranno ancora.

Daniele Filippi

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