CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 21/12/2020

MONTE GRAPPA: IN SNOWBORD SUL SACELLO SACRO CON 22MILA CADUTI

La via Eroica di Cima Grappa, la discesa che porta al sacrario con a lato la sfilata di blocchi in ricordo della Prima Guerra Mondiale, è diventata una pista da snowboard e slittini, per non parlare dei “ciambelloni” che scendono verso il grande complesso che ricorda le vittime delle Grande Guerra. Uno dei luoghi più cari alla memoria collettiva dell’intero Paese e del Veneto in particolare; il tempio che onora il sacrificio di tante vite spezzate in uno dei siti chiave del conflitto del 15-18; uno dei simboli del nostro Paese, carico di storia, gloria e di lutti, è percorso sistematicamente dagli appassionati. E c’è chi costruisce addirittura rampe per gli snowboard sui monumenti. E c’è chi parla anche di motoslitte. Mai come stavolta il “fuori pista” è senza limiti, senza alcun riguardo. Lo sdegno, l’indignazione, la reazione ai blitz, divenuti sistematici negli ultimi giorni, corre in rete.

Un post, ieri, è stato letto anche dal sindaco di Pieve del Grappa, Annalisa Rampin che guida Crespano dal 2012 e da giugno 2019 è al timone del nuovo comune di Pieve (dopo la fusione con Paderno): «Sono allibita, senza parole credo siamo al delirio, servono provvedimenti esemplari nei confronti di chi si comporta in questo modo, perché significa che non c’è il minimo rispetto, nessun senso della misura», dice, «Ho inviato una segnalazione immediata sia al direttore del Sacrario (il maggiore Marco Arancio, ndr) sia a Onorcaduti». Quest’ultimo è l’ente del ministero della Difesa che ha il compito di gestire i sacrari militari, in convenzione con gli alpini nel caso di Cima Grappa.

In rete le reazioni indignate si moltiplicano. «Ne ho contati oltre 25, che scendevano, noi eravamo in due», si lamenta un padre, «Non ci hanno nemmeno ascoltato, ci ha riso in faccia». «Vergognoso»; «Uno scandalo»; «Non ci posso credere» dicono altri. Chi ha lanciato l’allarme, ieri, con tanto di foto, è durissimo: «Lo schifo: ho provato a far capire che non è un luogo adatto, ma niente, faccio snowboard da 25 anni, non meritate questo sport e nemmeno la montagna, figuratevi il Grappa». —

Leggi anche