Pubblicato il 05/09/2018
MONTE POMPONI- 3 SETTEMBRE 1944/3 SETTEMBRE 2018- ANPDI E 185mo RRAO ONORANO DUE MOVM DEL NEMBO
Monte Pomponi (AR),ieri si è svolta la riuscitissima cerimonia di commemorazione delle Medaglie d’Oro al Valor Militare Tenente Eldo Capanna e Sergente Otello Boccherini, caduti il 3 settembre del 1944. Organizzata dall’ANPDI di Arezzo, ha visto la presenza di numerose autorità: il comandante del 185mo RRAO colonnello Alessandro Grassano, con un plotone di paracadutisti ed un team al lancio, il Segretario Nazionale Anpdi generale Enrico Pollini e la amministrazione comunale di Pratovecchio, nel cui comune insiste il Monumento.
La manifestazione ha avuto luogo ai piedi della stele eretta il 6 settembre del 1981 . Presenti anche il Vice Sindaco di Pratovecchio Stia, Serena Stefani, il nipote del Sergente Boccherini, il presidente della sezione ANPDI (Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia) , Giuliano Caroti, e diverse associazioni combattentistiche e d’arma.
Il Tenente Capanna e il Sergente Boccherini, appartenenti allo Squadrone da Ricognizione “Folgore”, stavano conducendo una pattuglia informativa con lo scopo di individuare le postazioni tedesche dalle quali si dirigeva il fuoco dell’artiglieria contro l’avanzata anglo-americana per lo sfondamento della linea Gotica. I due paracadutisti furono individuati dal nemico e, dopo uno scontro a fuoco, vennero catturati.
Nonostante l’appartenenza alle forze regolari del Regio Esercito, furono torturati e trucidati barbaramente contro ogni etica militare. Le atroci sofferenze a cui furono sottoposti, non scalfirono però la fedeltà giurata al Re e al governo legittimo nei quali gli uomini dello Squadrone “F” riconoscevano il valor di Patria, pertanto non rivelarono alcuna informazione che invano i tedeschi cercarono di estorcere.
Durante la cerimonia è avvenuto il lancio di cinque paracadutisti del 185° RRAO da un aeromobile del 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS). L’atterraggio con i paracadute è avvenuto su un prato a pochi metri dai resti del casolare dove persero la vita i due eroi dello Squadrone “F” i cui simboli sono oggi ereditati e custoditi dal 185° RRAO.
