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Pubblicato il 11/09/2018

MORTAI “SILENZIOSI” PER LE TRUPPE SPECIALI RUSSE

recensione di Antonello Gallisai

Secondo alcune fonti di informazione americane l’esercito russo ha completato i test e intende dotarsi di nuovi mortai . In particolare saranno le truppe speciali russe a ricevere i primi nuovi mortai silenziati 2B25.
La società Burevestnik sta lavorando su questa nuova arma sin dal 2011. Già nel 2015 la società aveva annunciato ulteriori piani per migliorare ulteriormente il mortaio silenzioso è non è chiaro se gli spetsnaz russi abbiano già usato e testato il 2B25.
Dall’esterno il mortaio non sembra fuori dall’ordinario e funziona allo stesso modo di molti altri modelli . Dove 2B25 è speciale è nelle sue munizioni 3VO35 da 82mm. Una bomba di mortaio tradizionale con una una carica propulsiva nella sua coda.Le bombe del mortaio silenzioso mantengono l’intera detonazione nel lunghissimo assemblaggio della coda. L’improvvisa forza estrema spinge un pistone contro la base del tubo, che lancia il proiettile. Questo significa che il mortaio 2B25 quando viene utilizzato non produce alcun bagliore o fumo e aiuta a contenere qualsiasi segno acustico residuo di fuoco dietro il corpo stesso della bomba di mortaio e il tubo della stessa. Non è in realtà completamente silenzioso, ma e come sparare con un fucile d’assalto AKM con un soppressore del suono PBS-1. La bomba di mortaio 3VO35 presenta un proiettile esplosivo racchiuso in uno strato di frammentazione composto da dozzine di piccole sfere d’acciaio, che lo rendono ideale per attaccare truppe, veicoli leggeri e depositi di munizioni e di carburante all’aperto.
Il concetto di base di utilizzare una cartuccia autonoma con un pistone per creare un arma “silenziosa” non è nuovo. Sia i sovietici che gli Stati Uniti hanno sviluppato vari studi e test su armi leggere usando questo sistema.
Lo svantaggio delle munizioni a pistone è che mantenendo i gas propulsivi contenuti all’interno della cartuccia, esercitano una minore forza verso l’esterno per muovere effettivamente il proiettile. Questo, a sua volta, limita tipicamente il raggio d’azione massimo del sistema d’arma

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