CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 02/04/2019

MORTE DEL CAPORALMAGGIORE TONY DRAGO: PER IL GIP FU SUICIDIO

il gip del Tribunale di Roma ha archiviato il procedimento penale che vedeva indagati otto militari per omicidio colposo in seguito alla morte del caporale Tony Drago, avvenuta la notte del 5 luglio 2014 mentre si trovava all’interno della caserma Sabatini di Roma. Il giudice ha concluso che “gli elementi ad oggi raccolti non possono ritenersi idonei a sostenere l’accusa in giudizio, non essendo stata neppure accertata la esatta dinamica dei fatti, che al limite avrebbe potuto fornire indicazioni su eventuali responsabilità concorrenti di natura colposa”.
La sentenza ha ulteriormente addolorato mamma Rosaria e papà Alfredo e della tenace sorella Valentina.
Per il presidente dell’associazione “Giustizia per Lele” si sta ripercorrendo lo stesso copione già scritto 19 anni fa, con quel “muro di gomma” che rende sempre più difficile la possibilità di arrivare a una verità. “Tony è morto dentro una caserma, dentro uno spazio circoscritto, vigilato e sorvegliato – ancora Garozzo della associazione giustizia per Lele . (…..) La gente di Emanuele Scieri non accetterà mai l’archiviazione sulla morte di Tony Drago. La nostra storia ci insegna che non bisogna arrendersi, andare avanti ad occhi chiusi spinti dal vento fatto di valori e principi, puntare verso la verità e la giustizia e non fermarsi. Questo l’augurio ai familiari di Tony Drago e ai consulenti che li assistono in un giorno di buio assoluto. Domani è un altro giorno e bisogna essere forti e decisi e lasciare questa vergogna alle spalle.”

Leggi anche