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Pubblicato il 13/11/2016

MUORE AVIATORE LEGIONARIO DI SPAGNA

VARESE- All’età di 102 anni è morto all’Ospedale Manzoni di Lecco, Luigi Gnecchi, aviatore pilota della battaglia d’Inghilterra combattuta nei cieli inglesi tra l’estate e l’autunno del 1940. Luigi Gnecchi nacque nel 1914 .Dopo aver frequentato l’istituto professionale “Esperia” di Bergamo, ed esser diventato perito meccanico, nel 1935 entrò all’Accademia aeronautica di Caserta. Nel 1938 partì volontario per la guerra di Spagna con l’aviazione Legionaria.

In Spagna con documenti falsi

«Avevamo passaporti falsi – aveva detto lui stesso in un’intervista – perché Mussolini voleva che la presenza di italiani fosse ignorata. Era stata la mia grande passione per la caccia a portarmi nel 1937, a 23 anni, a pilotare in Spagna con un passaporto falso. Tra un volo e l’altro, infatti, riuscivo a catturare pernici, spostandomi con una Balilla. In quelle zone mi conoscevano come “Luis Niecito, ingeniero mecànico”, proprio perché il Duce non voleva si sapesse che fossimo lì, per aiutare il generalissimo Franco». Proprio su quei fatti, una magistrata spagnola, qualche anno fa, voleva interrogarlo. Su richiesta dell’associazione Altraitalia-Barcellona, infatti, il giudice voleva accertare se i bombardamenti aerei delle squadriglie italiane avessero avuto come obiettivo i civili, gli abitanti della capitale catalana. Ma Gnecchi escluse sempre che la sua squadriglia avesse partecipato ad azioni di bombardamento contro i civili. Durante la guerra civile spagnola, l’attività degli aerei italiani riguardava soprattutto azioni di ricognizione, mentre i bombardamenti puntavano a colpire le linee nemiche, oppure obiettivi industriali o infrastrutturali. «Non abbiamo mai bombardato i civili – ha detto lo stesso Gnecchi – Noi avevamo l’incarico principale di fare soprattutto ricognizioni. Quando si trattava di bombardare, i nostri obiettivi erano sempre linee nemiche o industrie e ponti».

I riconoscimenti

Luigi Gnecchi si guadagnò la prima medaglia d’argento al valore militare nel 1939 come capo formazione di una squadriglia di caccia bombardieri Fiat Br 20, durante la guerra iberica tra le fila dell’Aviazione legionaria. La seconda decorazione la ottenne invece in seguito alle numerose missioni e alle incursioni nello spazio aereo londinese con il 43° stormo bombardamento. Non aderì alla RSI .

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