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Pubblicato il 13/01/2015

MUORE UN ARTIGLIERE DI EL ALAMEIN


VERONA

Si è spento improvvisamente giovedì mattina, all’età di 93 anni,

Giovanni Ferraro,



reduce di El Alamein, Cavaliere del Lavoro. Originario di Bassano del Grappa (Vi), classe 1921, ha vissuto per oltre cinquant’anni nel quartiere veronese di Borgo Venezia. Quasi cinque anni fa, aveva rilasciato un’intervista (intitolata: «A El Alamein sotto le bombe con Rommel», pubblicata il 27 aprile 2010 a pag. 14) n
Ferraro fu arruolato, ventenne, come artigliere nel Regio esercito ed inviato, nell’agosto ’42, nella guerra in Nord Africa col 29 Gruppo cannoni da 88/55 mobilitato del 3 Reggimento artiglieria aggregato alla Divisione Littorio. Era dislocato a quota 28, a Tell Alam Abu El Mabruka, frontye Nord, nei pressi della litoranea (per gli inglesi: Kidney Ridge). Aveva descritto pure i numerosi pericoli scampati, come quando si salvò dagli spari dei neozelandesi gettandosi in una buca provocata da una bomba: avvisò prontamente dell’insidia i suoi compagni che sfuggirono all’agguato e riuscirono a catturare i neozelandesi (ciò valse a Ferraro una Croce al Merito di Guerra). In Africa incontrò fortuitamente, in due occasioni, il generale tedesco Erwin Rommel, la «Volpe del deserto». La prima volta si ritrovarono nascosti dietro la stessa duna (tra Marsa Matruh e Sidi El Barrani) alla ricerca di un riparo dai colpi nemici durante la ritirata degli italo-tedeschi verso la Libia. Ferraro cadde prigioniero dell’armata britannica e venne consegnato ai francesi che lo mandarono in un campo di punizione a Le Kreider in Algeria. Ritornò a casa a fine aprile del ’46.
Familiari e conoscenti lo hanno salutato per l’ultima volta ieri alle 9 con una cerimonia funebre nella chiesa di Santa Maria Addolorata (in via Saliceto) in Borgo Trieste.

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