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Pubblicato il 01/03/2015

-VERONA L’AERONAUTICA INSEGNA AGLI STUDENTI A DIFENDERSI DALLE SPARATORIE

sopra:foto di repertorio-alunni veronesi in visita al terzo stormo do Villafranca

VERONA- Gli esperti del Terzo Stormo dell’Aeronautica militare di Villafranca, Verona, sono al lavoro con incontri ed esercitazioni pratiche per insegnare ai ragazzi delle scuole medie speriori come difendersi da una persona che ne minacci altre attraverso armi da fuoco o esplosivi.
Gli esempi non mancano: le sparatorie nei licei americani e le stragi terroristiche, da «Charlie Hebdo» in poi, insegnano che va tenuta alta la guardia in tutti i luoghi affollati, dai centri commerciali, ai supermercati, allo stadio.
«Non intendiamo diffondere allarmi o messaggi di violenza, ma costruire nei ragazzi un’attitudine a essere consapevoli di determinati fenomeni, come quelli che hanno portato agli attentati di Parigi e di Copenhagen», spiega il colonnello Massimo Cicerone, comandante del Terzo Stormo, «perché sappiano come mettersi in sicurezza. Spesso i giovani sono consapevoli del pericolo, ma non sanno materialmente come intervenire».
In altre parole i ragazzi dovranno tenere presente che nella loro giornata potrebbe accadere anche una sparatoria I temi cambiano.
Di qui il bagaglio di esperienze che il personale del Terzo Stormo trasmetterà ai ragazzi. Quelle veronesi e regionali, per cominciare. Anche se il progetto, sotto l’egida del Ministero della Difesa, sarà diffuso su tutto il territorio nazionale.
«Lo scopo è proprio formare studenti e personale scolastico nel campo della sicurezza in contesti sociali diversi», aggiunge Anna Lisa Tiberio, del contingente del Ministero dell’Istruzione e referente della Consulta degli studenti. «Una delle azioni che studiamo per le scuole, rivolte a promuovere una cittadinanza responsabile e attiva».
«Potrà sembrare banale, ma una delle prime regole, per esempio, quando ci si rende conto di un pericolo o di movimenti sospetti, è chiamare il 113, fatto per niente scontato», aggiungono Cicerone e Vittorio Antonaci, comandante del Gruppo di addestramento operativo del Terzo stormo. «Il giusto atteggiamento per tutelare la propria inclumità? Non pensare che non possa capitare anche a noi»

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