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Pubblicato il 18/10/2019

NAVY SEALS SOTTO INCHIESTA: POCA DISCIPLINA E MOLTI REATI MA TRUMP CONGELA LE INCHIESTE

Brutto momento per i Navy Seal’s americani, a causa di inchieste documentate , che parlano di droga, alcol, omicidi di civili in Iraq e una brutta storia di un omicidio di un incursore commesso da due colleghi. Il loro comandante, ammiraglio Collin P. Green, ha giurato di fare pulizia, dichiarando apertamente che la marina ha un “problema etico” con i Seal’s.
Molto scalpore ha fatto anche il coinvolgimento del capo delle operazioni speciali Edward Gallagher, accusato di aver sparato a freddo contro civili iracheni e di avere assassinato un combattente di stato islamico catturato e legato, minacciando di uccidere testimoni.

Gallagher è stato assolto dalle accuse di omicidio ma non ha potuto smentire le tante di altre condotte illecite, tra cui il furto e l’uso di droghe. Il presidente Trump, appena saputo delle inchieste, è intervenuto più volte e ha pubblicato su Twitter frasi lusinghiere e protettive a favore dei Seal’s, rendendo in pratica intoccabile Gallagher e gli altri sotto processo.

La Marina aveva anche programmato di perseguire anche altri due SEAL che erano stati indagati nel caso Gallagher: il tenente Jacob Portier, per non aver denunciato i fatti di cui era testimone e l’incursore Corey Scott, parasanitario di plotone, la cui testimonianza al processo del capo ha spinto la Marina ad aprire un’indagine per falsa testimonianza a suo danno. Per “coincidenza”, lo stesso giorno del pronunciamento di Trump , le accuse contro il tenente Portier furono ritirate e le indagini sull’operatore speciale Scott furono concluse.

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