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Pubblicato il 12/12/2017

NESPOLI VUOLE ANDARE SU MARTE

Nespoli si è collegato con il ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Valeria Fedeli, nieri presso l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) a due giorni dal rientro a Terra dell’astronauta, a conclusione della missione Vita, organizzata dall’Asi. I ragazzi delle scuole superiori hanno salutato l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) nel quarto e ultimo collegamento istituzionale organizzato nel corso della missione. Paolo Nespoli dice di essere “pronto per Marte”. Il ministro ha aggiunto: “fatta la pausa di riposo al ritorno da questa missione, su Marte ci vuoi andare?”. Risposta: “andare su Marte è il sogno di molti astronauti, è come chiedere a un bambino se vuole un gelato. Certo, mettimi nella lista”. “E’ stato un piacere e un onore – ha aggiunto -avere avuto la possibilità di lavorare in un laboratorio così incredibile, nel quale ho rappresentato l’Asi e l’Esa e ho potuto portare un pezzo di Italia nello spazio”.
La Soyuz piccola come un frigorifero”
E’ stato incredibile, come entrare nel frigorifero di casa”: si riferisce nella navetta Soyuz che il 14 dicembre lo riporterà sulla Terra “Il test sulla Soyuz è incredibile, non sapevo se ridere o piangere”, ha detto l’astronauta. “Abbiamo fatto le prove in questi giorni. La nostra navetta ha avuto qualche problema al computer di bordo in questi mesi e adesso tutto sembra risolto. Abbiamo anche fatto i test per le tute spaziali”.
La Soyuz, 1500 kg, viaggia a una velocità che varia da 8 chilometri al secondo a 220 chilometri al secondo” e che la frenata avviene con i paracadute, mentre “una frazione di secondo prima del contatto con il terreno si accendono i retrorazzi che rallenteranno la velocità”. E’ come se, ha aggiunto, “un motorino che va a 50 chilometri orari vada a sbattere contro un muro, una giostra estrema”. Ed è pure chiamato dai russi “atterraggio morbido”: intendono dire che “se uno esce dalla navetta significa che l’impatto è stato morbido, altrimenti non sarebbe uscito”.
“subito dopo il rientro è previsto un periodo di recupero a Houston perché ci sono esperimenti che vanno ripetuti dopo la missione”, ha spiegato l’astronauta. Subito dopo dovrà affrontare un periodo di riabilitazione: “dovrò reimparare a camminare”, ha detto. Poi finalmente un po’ di vacanza e tra metà e fine febbraio conta di essere in Italia. “Mi sentirò di nuovo a casa. A volte mi arrabbio, ma penso che l’Italia sia un bellissimo Paese anche se ogni tanto non ci comportiamo al meglio”, ha rilevato.

In Italia lo aspetta un “programma impegnativo e interessante per divulgare il più possibile il messaggio che l’attività scientifica e la voglia di realizzare le proprie passioni sono importanti per farci sentire realizzati e portare al meglio la specie umana”. A terra c’erano vari licei: il liceo classico Vivona di Roma; Unisono, il liceo scientifico V. Volterra di Ciampino; il liceo scientifico e linguistico Innocenzo XII di Anzio; il liceo classico P. Albertelli di Roma; il coro giovanile With us.

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