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Pubblicato il 24/05/2022

NIGER E MALI: LA LOGISTICA “CIVILE” PER LE MISSIONI STRANIERE

foto sopra: parte di un convoglio di 40 camion in consegna con materiali da costruzione provenienti dall’Italia, in MALI presso un campo del “G5”, la coalizione tra Mali, Niger, Ciad Mauritania, Burkina.


Niger e Mali sono pesi africani dove ci sono missioni sia delle nazioni unite che militari. Per mantenerle operative è necessaria una (assai) impegnativa logistica dei trasporti con i quali cui arrivano regolarmente- ed in grandi quantità- moduli prefabbricati, infrastrutture di ogni tipo e derrate alimentari, anche con mezzi refrigerati , che giungono dall’Europa o dalle nazioni africane confinanti.
Niger e Mali non hanno sbocchi al mare, quindi una volta raggiunti i porti di sbarco di Dakar in Senegal per il Mali, e Cotonou in Benin per il Niger, vanno organizzate le prosecuzioni via camion, che devono coprire in entrambi i casi poco meno di 1500 chilometri via terra per arrivare a Bamako ( Mali) e Niamey ( Niger).
Il sistema doganale in entrambi gli approdi è complesso, per non parlare della sicurezza dei convogli . Un errore documentale o l’improvvisazione potrebbero diventare ritardi notevoli e costi enormi di soste portuali: per gestire quesi trasporti bisogna avere il controllo di ogni singola parte della “filiera” , ovvero della catena di corrispondenti che si occupano delle singole fasi di avanzamento del carico. Non c’è bisogno di dire che un operatore logistico che voglia operare in quelle nazioni deve conoscerle direttamente e personalmente, con sopralluoghi prolungati e studio degli usi e delle leggi di piazza.
Caricati i containers sui camion, che si muovono in piccoli convogli, la sicurezza del viaggio richiede scorte dei rispettivi eserciti o polizie perchè non sono ammesse -e non esistono nemmeno- agenzie private. Nell’ultimo anno sono aumentati gli attacchi terroristici, sia sulle strade verso il Mali che verso il Niger.
Dall’Italia ai porti africani di approdo, il viaggio dura circa 20 giorni sul mare e 10-12 giorni per la parte terrestre. I confini di Diboli ( Mali) e Gaya ( Niger) sono costantemente congestionati e sono necessarie una particolare capacità e conoscenza per far muovere i camion entro 2-3 giorni.
foto: sbarco a Dakar di un carico di prefabbricati delle Nazioni Unite per il Mali . Li aspettano 1500 chilometri di camion. Sotto: sosta notturna obbligatoria. La circolazione può riprendere solo all’alba sotto scorta e il risultato di un attacco avvenuto nel mese di marzo 2022.


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