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Pubblicato il 14/12/2018

NUOVE ARMI ALLE FORZE ARMATE UNGHERESI

di Filippo Marchini
nostro inviato

Le Forze Armate Ungheresi hanno avviato la distribuzione delle nuove armi leggere ai reparti operativi. Con una solenne cerimonia, alla presenza del ministro della Difesa Tibor Bénkő ,si è svolta la consegna dei primi fucili Bren-2, pistole P07 e P09 e smg Skorpion Evo3 alla polizia militare nella Caserma Petőfi di Budapest.

Il generale Benkő, in passato capo di stato maggiore della difesa magiara, ha sottolineato l’importanza storica del momento, fase del programma di riammodernamento delle forze armate Zrínyi 2026 (intitolato a Zrínyi Miklós importante personaggio della storia ungherese, eroe delle guerre contro i turchi). Dopo anni l’industria militare ungherese torna a lavorare a pieno ritmo nella produzione e nell’assemblamento di armi.

Queste ultime riguarderanno, ovviamente, i summenzionati fucili e pistole di progettazione ceca, su licenza della celeberrima Ceska Zbrojka di Brno, da sempre protagonista sul mercato internazionale in tutti i settori della produzione armiera. Le armi verranno assemblate nello stabilimento H.M. Arzénal di Kiskunfélegyháza con un ulteriore favorevole impatto sulla situazione occupazionale ,se mai ce ne fosse bisogno in un paese che ha uno dei tassi di disoccupazione più bassi al mondo ( sotto il 4%). In passato si era registrata la perdita di industrie come la Feg ( produttrice di armi ungheresi e su licenza) e della fabbrica di munizioni MFS, acquisita dalla svizzera Ruag Ammotec alcuni anni orsono.

La transizione verso sistemi d’arma standard NATO non era più rimandabile anche a causa della rivendicazione della licenza di produzione da parte delle industrie eredi della produzione delle armi della famiglia Kalashnikov, come la Izmash, e la necessitá di adottare equipaggiamenti rispondenti agli STANAG dell’Alleanza in origine, senza dover ricorrere ad adeguamenti del materiale giá esistente, peraltro attuati dalla stessa ditta sui fucili della serie AK -63F.

Il programma Zrínyi sarà esteso anche al munizionamento ed ad altre tecnologie militari. L’attuale produzione di armi leggere si unisce a quella di un altro produttore che negli anni ha resistito con successo alla crisi del settore rilanciando la propria produzione con innovazione e investimenti.
Si tratta della ditta SERO, produttrice del fucile antimateriali Ghepard Gm6 Linx , che ha negli ultimi anni ottenuto importanti commesse per le sue armi da heavy sniping in calibri NATO e non (.50 Browning-12,7×99 e 12,7×108 nonché 14,5x114mm).

Strategica, e in parte politica, è anche la collocazione della progettazione-produzione nell’ambito del Gruppo di Visegrád, l’alleanza intraeuropea tra Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, che ha negli ultimi anni aumentato la cooperazione nel settore delle infrastrutture e della tecnologia.
Nel video della HM é possibile vedere le nuove armi in dettaglio.
Foto di Földházi Árpád. Fonte Ministero della Difesa Ungherese.

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