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Pubblicato il 16/07/2018

OPAC. A DOUMA- SIRIA NON FU USATO GAS NERVINO

La commissione d’inchiesta dell’Organizzazione per la messa al bando delle armi chimiche (Opac) ha ufficialmente dichiarato che non fu usato gas nervino. La analisi dei residui delle bombe – presentati da chi affermava che ci fosse nervino- lanciate il 7 aprile scorso contro i ribelli che si oppongono al presidente Assad.

«Non sono stati rinvenuti agenti dell’organofosforo nervino, o prodotti della loro degradazione, sia nei campioni ambientali, sia in quelli di plasma delle riferite vittime dell’episodio» ( dichiarazione sul sito ufficiale dell’Opac).


I risultati delle analisi dei campioni prioritari sono stati ricevuti dalla Ffm (Fact finding mission) il 22 maggio, e resi noti il 2 luglio. Stando al rapporto, nelle bombe non c’era nervino ma «sono stati trovati vari agenti chimici clorinati in campioni con residui di esplosivo». Le sole voci su un possibile utilizzo delle armi chimiche da parte di Assad provocarono un potente attacco di Usa, Gb e Francia.

Parigi affermò di avere le prove.
L’indagine in corso sulle bombe di Douma è stata voluta da Russia e Siria. Come si legge nel rapporto, è stata possibile solo perché erano le forze armate siriane e la polizia militare russa a garantire l’accesso in sicurezza ai siti in esame.

Il rapporto, segnala che l’esercito di Assad ha richiamato l’attenzione degli investigatori su un edificio, in una località particolare sospettato di essere una fabbrica e un deposito di armi chimiche dei ribelli, più altri due edifici, in due località distinte, indicate come 2 e 4, in cui sono stati rinvenuti dei cilindri industriali per il contenimento di agenti chimici.

In particolare nella località 2, un palazzo semi-distrutto da un’esplosione in cui è stato ritrovato uno dei cilindri, i militari siriani non hanno garantito l’accesso ad alcuni appartamenti dichiarando di non avere l’autorità per entrare.

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