EL ALAMEIN

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Pubblicato il 16/09/2020

OTTAVIO MISSONI – ATLETA OLIMPICO – COMBATTENTE DI EL ALAMEIN

Riportiamo alcuni spezzoni di una intervista che Missoni rilasciò alla stampa in occasione del suo 90mo compleanno:

«Siamo partiti per dare una mano a perdere la guerra. Io fui istruito come anticarro, ma naturalmente fui messo ai telefoni» . Nell’ottobre del ‘ 42 si trova in Nord Africa a riparare linee telefoniche con in tasca la fotografia di una morosa di sedici anni : «Una notte mi ritrovai al centro della battaglia di El Alamein, nel deserto ero da solo sotto le bombe dell’Armata di Montgomery, rotolai in un cratere e sotto il cielo livido di lampi mi addormentai. Quando uscii, sentii un come on! quasi festoso. Era un soldato neozelandese» . Seguirono quattro anni di prigionia.

« Ci mancavano tante cose, ma per me non era un problema perché il mio passatempo preferito è sempre stato dormire»
«A Badoglio che ci invitava a collaborare con gli inglesi, io e un gruppo di amici ci rifiutammo: “Ma chi c. è ‘ sto Badoglio?”. Non godeva delle nostre simpatie. A un tenente maltese chiesi: “Che vantaggio c’è a firmare?”.
E lui: “Potrai lavorare”. La risposta più azzeccata mi venne in mente dopo: “Ci vuol ben altro che Sua Maestà Britannica per farmi lavorare”» .

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