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Pubblicato il 13/11/2014

OTTAVO GUASTATORI PARACADUTISTI “DI CASA” A RIMINI PER LE BOMBE INESPLOSE

IL RESTO DEL CARLINO di RIMINI del 13 Novembre 2014

RIMINI- IN RIVIERA, gli artificieri sono di casa. Quasi ogni settimana, gli esperti di esplosivi si fanno un viaggio nel Riminese, dove non manca giorno che non vengano rinvenuti ordigni bellici, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Che si tratti di bombe a mano o proiettili di mortaio, ogni volta che qualcuno ristruttura una casa o ara un campo, rischia di trovarsi di fronte a uno dei pericolosissimi resti della Linea Gotica. Gli artificieri si raccomandano di non toccare niente, e allertare subito le forze dell’ordine per far scattare subito la messa in sicurezza della zona. Quelle bombe hanno 70 anni ma quasi tutte sono ancora vive’.

LA COLLINA BOMBARDATA-
nota della redazione di ongedatiFolgore.com: esplodono per auocombustione alcune bombe in attesa di disinnesco

SI SONO svegliate’ dopo 70 anni. Bombe di aereo e proiettili di mortaio, che ieri mattina hanno seminato la paura in collina. Sono esplose, come se fossimo ancora in guerra. In pochi minuti, e la zona intorno a via Marignano, al confine con San Marino, era stata blindata da artificieri, vigili del fuoco, polizia e vigili urbani.

L’ALLARME è scattato verso le 12,30, quando qualcuno che vive nella zona di Santa Cristina ha visto prima l’incendio e poi ha sentito l’esplosione. In quell’area ci stanno lavorando alcuni operai, i quali sapevano che in un campo erano state depositati almeno una ventina di ordigni bellici, ricordo’ della seconda guerra mondiale e della Linea Gotica.

Le bombe erano venute alla luce nei giorni scorsi, e aspettavano che gli artificieri arrivassero per rimuoverle. Ma loro si sono fatte vive’ prima. Cosa sia stato a provocare lo scoppio, si può soltanto supporre.

Fino a quando erano sotto terra non c’era pericolo, ma una volta portate alla luce, da una di queste, forse a causa del clima, è fuoriuscito del fosforo che a contatto con l’aria ha preso fuoco. poi c’è stata l’esplosione che ha svegliato’ anche altre vicine. Le schegge sono arrivate fin sulla strada, e sul posto sono arrivati in pochi minuti i vigili del fuoco, Volanti e Polizia municipale. Subito dopo è stata la volta degli artificieri della Folgore che si trovavano per fortuna già in riviera. LA STRADA è stata chiusa immediatamente, mentre le forze dell’ordine si sono messe a presiadiare’ la collina, sbarrando tutti gli accessi alla zona calda’. Ma a quel punto c’era ben poco da fare, se non tenere lontane le persone e transennare l’intero campo dove si trovavano gli ordigni. Quante ne siano esplosi non è ancora chiaro, ma parlano di almeno 3-4 botti’. Se qualcuno si fosse trovato nei paraggi, poteva essere davvero pericolosissimo. Gli artificieri torneranno nei prossimi giorni per renderle definitivamente inoffensive.

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